LA SCOPERTA
Fossili. E un torrente... Frizzante
Gli speleologi del Cai trovano cinque chilometri di meraviglie naturali sotto il Campo dei Fiori
Quando una sorta di barriera corallina, correva lungo la linea del Sacro Monte, c’erano le conchiglie dove ora, 415 metri più in su, corrono caprioli e cinghiali.
L’Abisso dei Mattarelli, al Campo dei Fiori, regala steli a forma di stella a cinque punte che si ancoravano ai fondali marini giurassici. E poi stalattiti e stalagmiti e fossili di gigli di mare e stelle marine e ofiure, e ammoniti, cioè molluschi che vivevano nei mari preistorici.
Sono stati esplorati quasi due dei cinque chilometri di gallerie. Sono state trovati torrenti sotterranei, tre, e uno è stato chiamato il Torrente frizzante, un altro è rimasto senza nome ed è un corso d’acqua che finisce in una sala lunga cinquanta metri ed è larga venti.
Percorsi d’acqua in mezzo alle rocce, nelle viscere della montagna sopra Varese dove gli speleologi del Cai (una quindicina quelli operativi nell’esplorazione dell’abisso) vanno avanti a conquistare bellezza per gli occhi e nuovi percorsi sotterranei. Nel punto più lontano si arriva dopo cinque ore, da moltiplicare per due per rivedere la luce nel territorio di Barasso.
Articolo sulla Prealpina di giovedì 23 febbraio.
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