ELEDA
La musica a colori
Eleda, nome che pare uscito da un libretto d’opera, un personaggio di Alfredo Catalani magari, una creatura un po’ misteriosa arrivata da qualche saga nordica. In effetti il legame con la lirica esiste ed è fortissimo, perché Eleda altro non è che lo pseudonimo di Adele, mezzosoprano di fama internazionale e volto televisivo, che ha deciso di dar forma a un’antica passione, quella per la pittura. Così Adele Cossi mette in mostra le sue «Musicalità cromatiche», una serie di ritratti a olio di personaggi del mondo dello spettacolo, dell’arte e della scienza reinterpretati secondo la propria raffinata sensibilità d’artista.
Curata dalla varesina Emanuela Rindi, autrice del bel testo in catalogo, la mostra di Eleda conta sui ritratti di Frida Khalo, Albert Einstein, Jimi Hendrix, Brigitte Bardot, solo per citarne alcuni, ma anche su libere interpretazioni di capolavori del Rinascimento italiano. «Fin da bambina amavo dipingere, ma poi ho privilegiato la mia voce, grazie alla quale mi sono tolta grandi soddisfazioni. Ora ho lasciato il palcoscenico e mi dedico alla famiglia, così ho pensato di riprendere i pennelli, seguita e consigliata da Antonella Petese, una brava restauratrice di Luino, dove sono nata e vivo», spiega Adele Cossi, che è legatissima al figlio Andrea che vive a Dallas, dove ha conseguito tre lauree.
Adele cattura l’essenza del carattere, come faceva con le eroine che interpretava sulla scena, e regala all’osservatore lampi di sentimento e guizzi di passione, con il colore che si muove sinuoso come note musicali. Armonie di una donna armoniosa, silenzi, adagio e crescendo come in una partitura, perché la voce dell’arte, alla fine, è il frutto solare di un’unica sensibilità.
Adele Cossi, «Musicalità cromatiche» - Milano, Banca Intermobiliare, via Meravigli 4, fino al 28 febbraio da lunedì a venerdì ore 8.30-13.30 e 14.30-17.30.
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