IL CRIMINE
Razzia nello studio legale Cramis
Il colpo in via Castelfidardo. L’avvocata: «Vergogna, il Comune fa cassa e non sicurezza»
Altro che settimana della sicurezza. Davanti al tribunale e a due passi dalla caserma dei carabinieri, i ladri sono riusciti a mettere nel sacco i tutori dell’ordine facendo razzia nello studio di via Castelfidardo dell’avvocato penalista Francesca Cramis.
Pesanti i danni, soprattutto in termini professionali: i malviventi - o forse uno solo - hanno portato via ben quattro computer, chiavette usb, un Iphone. Supporti informatici che contenevano un archivio immenso, dati sensibili dei clienti, fascicoli digitali, sentenze, ricorsi e atti che ora potrebbero non essere più recuperabili. E poi la contabilità dello studio, le scadenze, le note varie ed eventuali.
Nel novero degli ammanchi bisogna includere alcuni oggetti di valore e affettivi.
Una preziosa Mont Blanc, un encomio d’argento che il leader dei Radicali Marco Pannella, scomparso nel 2016, le aveva donato personalmente, quadri e ricordi di famiglia. La scoperta è di ieri pomeriggio, mercoledì 22 febbraio.
L’avvocato ha immediatamente chiamato la polizia locale, reduce dai sette giorni di “tolleranza zero”. Contava su un sistema di videosorveglianza, che in una zona sensibile come è quella del tribunale, fa notare, sarebbe auspicabile. Ma niente. Le uniche immagini a disposizione sono quelle delle telecamere di un collega vicino di studio. E ora la penalista è fuori di sé dalla rabbia.
«È una vergogna. Il sindaco Emanuele Antonelli si è tanto vantato della sua settimana della sicurezza ma la verità è che è stata solo una manovra per pescare soldi nelle tasche dei cittadini perché davanti alle emergenze vere l’amministrazione non è in grado di fare nulla».
La sua non è una boutade fine a se stessa. Lo sfogo ha un antefatto.
«Ho segnalato più volte - dice la penalista - alla polizia locale il degrado che prolifera davanti al mio studio, nel parchetto in mezzo al viale. Ogni sera e per tutta notte diventa un punto di aggregazione di stranieri sbandati che si ubriacano e rendono pericolosa la zona. Nessuno è intervenuto e c’è da avere paura a passare con il buio».
«Che senso ha - attacca - fare cassa con le multe, colpire il portafoglio e poi non attrezzarsi per prevenire reati come questi? Con la nuova amministrazione siamo passati dalla padella alla brace».
La ricostruzione del raid si può solo dedurre, il filmato in effetti inquadra un unico soggetto che fa avanti e indietro dall’ingresso dello studio, come se tornasse sui suoi passi per recuperare qualcosa perso da tasca. Ma ovviamente potrebbe trattarsi di un passante del tutto estraneo ai fatti e che, anzi, potrebbe rivolgersi ai carabinieri - incaricati del caso - per dare un contributo alle indagini.
Se invece l’uomo ripreso dovesse essere il ladro, allora il fatto sarebbe accaduto intorno all’una di notte tra martedì e ieri. Di sicuro chiunque sia stato è passato dalla finestra del bagno, raggiunta grazie a un supporto di cemento. Ha poi scardinato le persiane e infranto i vetri con un sasso. Dopo di che ha avuto il via libera.
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