ARTI
Si ride con le «Calendar girls»
Inserito nel programma di «Filosofarti», arriva a Gallarate «Calendar girls», versione teatrale del film cult, scritto da Tim Firth e Juliette Towhide, con Helen Mirren, Julie Walters, Linda Bassett (2004). Cristina Pezzoli dirige il primo adattamento italiano, traduzione di Stefania Bertola, con un cast scoppiettante: (da sinistra nella foto) Matilde Facheris, Ariella Reggio, le protagoniste Angela Finocchiaro e Laura Curino, Carlina Torta e Corinna Lo Castro.
La seconda stagione riparte dopo oltre 100 repliche sold out in 5 mesi. Gli ingredienti di un successo sono sempre molti: il primo in questo caso è sicuramente la storia, basata su un fatto realmente accaduto alla fine degli anni ‘90.
Un gruppo di donne di mezza età, parte del Women’s Institute (la più grande organizzazione di volontariato femminile inglese), lancia una raccolta fondi destinati all’ospedale dove è morto di leucemia il marito di una di loro (Annie/Curino). Alla sua amica Chris (Finocchiaro), stanca di iniziative fallimentari, viene allora l’idea di fare un calendario molto speciale, convincendo le amiche a posare nude in scene domestiche.
L’iniziativa, riuscita anche grazie all’aiuto di un amico barelliere che si improvvisa geniale fotografo (Marco Brinzi), riscuote un successo addirittura mondiale, totalizzando oltre un milione di sterline.
Ma l’improvvisa fama metterà a dura prova le «girls» e la musicista che fa risuonare le mura della sala parrocchiale di musiche di chiesa virate in r&b e rock sfrenati.
Dietro alla trovata divertente e ardita si celano vicende umane dolorose, amicizie profonde e quella voglia di non lasciarsi andare anche quando le «stagioni della vita» sembrano voler tarpare un’esuberanza dello spirito che il decadimento fisico non abbatte.
Tutti questi sono i fattori di un successo meritato, su cui si adagia come una piuma la regia di Cristina Pezzoli, donna abituata a lavorare con donne, che di quest’opera dice: «una risata in faccia alla morte: è la vitalità dei girasoli che cercano la luce opponendosi al buio dello sparire».
Lunedì 27 e martedì 28 febbraio al teatro delle Arti di Gallarate, via Don Minzoni 5, ore 21, biglietti 35/25 euro, prenotazioni allo 0331.791382.
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