LADRI DI RAME
Saccheggiate 40 tombe
Nuovo raid in cimitero, indignata la comunità casoratese
Non è la prima volta che il cimitero di Casorate diventa terra di conquista per i ladri di rame. E, nonostante l’amministrazione comunale sia intenzionata a potenziare l’impianto di videosorveglianza, probabilmente non sarà nemmeno l’ultima. Perché le bande specializzate nella razzia dell’oro rosso non si fermano davanti a nulla. Se non riesce a bloccarli il rispetto per i morti, è difficile credere che sia qualche telecamera in più a farli desistere. Sono però le proporzioni del raid compiuto l’altra notte ad aver indignato un paese intero: oltre quaranta tombe saccheggiate e, all’indomani, uno spettacolo ignobile di fronte alle prime persone che si sono recate a fare visita ai loro cari.
I ladri si sono concentrati sugli ornamenti in metallo, di ottone, ma soprattutto di rame, rivendibili sul mercato nero a un prezzo che ha convinto ormai da una decina di anni bande di malviventi a specializzarsi soltanto in questo settore. Stavolta hanno preso di mira l’interno della zona vecchia del cimitero, tralasciando i colombari e puntando sulle tombe a terra più antiche. «Stiamo parlando della zona in basso, quella sotto la scalinata principale», spiega il sindaco Dimitri Cassani, al termine del sopralluogo effettuato insieme con il comandante della polizia locale Raffaele Gullà. «Molti vasi sono già stati rimessi a posto, invito però coloro i quali avessero una tomba in quella zona a verificarne lo stato. Anche se i danni materiali non sono ingenti, rimane comunque la sensazione di sdegno per un atto così vile».
Poco lontano, abbandonati a lato della strada, sono stati ritrovati alcuni manufatti divelti dalle tombe e con ogni probabilità persi durante la fuga. Sono un chiaro indizio sulla direzione scelta per scappare, ma resta un debole indizio per sperare di riuscire a risalire ai responsabili.
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