SERIE A1 FEMMINILE
Uyba, il 2017 è da piangere
Solo Monza, Club Italia e Montichiari hanno fatto peggio nel ritorno, proprio quando invece ci si attendeva il consolidamento ad alti livelli. Un altro anno da buttare?
Solo Monza (8 punti), Montichiari (7) e Club Italia (4), ovvero le tre squadre che stanno lottando per la salvezza, hanno fatto peggio dell’Unet Yamamay nelle otto giornate sin qui disputate nel girone di ritorno. Il bilancio delle farfalle nella seconda parte di stagione conta appena 9 punti: la squadra di Mencarelli ha fatto peggio pure rispetto a Bolzano (10 punti), Firenze (12, con una partita disputata in meno) e Modena (14) e il conseguente nono posto nella classifica parziale della fase discendente del torneo fotografa un rendimento ben al di sotto delle attese. Nel nuovo anno Diouf e compagne hanno disputato nelle tre competizioni un totale di 14 partite vincendone appena 5 (3 in campionato e 2 in Cev) e perdendo le altre 9 (2 in Coppa Italia, 5 in campionato e 2 in Cev): questo per dire che proprio quando ci si attendeva il salto di qualità per centrare gli obiettivi dichiarati (Final Four di Coppa Italia, semifinale di Cev Cup e quarto posto in stagione regolare), la squadra ha invece iniziato ad arrancare. Ultimo dato numerico sul quale è necessario riflettere: nel ciclo di 12 partite che va dall’impegno casalingo con Firenze dell’andata (4 dicembre) a quello di domenica nel ritorno, la formazione biancorossa ha perso ben 8 volte e vinto in appena 4 occasioni offrendo un rendimento se non da retrocessione quanto meno da bassa classifica. Altro che sogni di gloria, a giudicare dalle cifre.
La discontinuità è la caratteristica più evidente, ma c’è dell’altro. Quel che è successo è che con le vittorie con Modena, Bergamo e Scandicci la squadra ha salvato la faccia ottenendo un po’ di credito consolidato dal passaggio di due turni (ma non dalle prestazioni, anche alla luce della relativa consistenza delle avversarie) in Cev Cup. Come a dire che con qualche vittoria sporadica Busto s’è tenuta in qualche modo a galla, ma che i problemi di una squadra che era decollata ma che si è ben presto ridimensionata, sono cronici, si sono trascinati da dicembre a oggi e si stanno allungando sul finale di stagione. Al netto degli alibi degli infortuni (ma quale squadra vive un campionato del tutto indenne dai problemi fisici? Bergamo e Scandicci hanno giocato senza una titolare contro l’Uyba), è lampante che non c’è stata crescita omogenea delle singole e, soprattutto, del gioco di squadra. Domenica al Mandela Forum si sono viste le difficoltà di Cialfi che non sono altro che la conseguenza del fatto che l’alzatrice di riserva ha vissuto una stagione ai margini. E, a fronte di una Martinez che ha patito lo stop per l’incidente alla spalla ma che è tornata ad essere importante, c’è la situazione di Fiorin che non si sblocca, l’inevitabile ritardo di Vasilantonaki e l’involuzione dei due liberi. E Mencarelli? Ultimamente durante i time-out appare decisamente meno sereno rispetto al passato, molto più duro con la squadra. Il tecnico, rispetto alle dichiarazioni di domenica sera, ha poi aggiunto: «.Da queste vicissitudini io sono sempre uscito forte, quello che mi preoccupa un po’ è la squadra che talvolta sembra veramente poco reattiva..». Altra stagione da buttare in arrivo?
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