L’INDAGINE
Tv “piratate” sul web: varesino denunciato
Quindici portali oscurati dalle Fiamme gialle: base a Golasecca
Quindici portali Internet che consentivano l’accesso abusivo ai canali delle due televisioni a pagamento Mediaset Premium e Sky oscurati e un imprenditore 65enne di Golasecca indagato per violazione della legge sulla tutela e protezione del diritto d’autore.
Questi i risultati dell’operazione, ribattezzata “Pirate on demand“, coordinata dal pubblico ministero di Cagliari Giangiacomo Pilia e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza del capoluogo regionale sardo. L’indagine ha permesso «di individuare e bloccare una vasta rete di diffusione e messa in condivisione online di interi palinsesti televisivi attraverso l’Internet protocol televisione (un sistema di trasmissione di segnali televisivi su reti informatiche, ndr), che consisteva nella trasmissione via web di eventi sportivi, film, serie televisive e concerti, in assenza della necessaria titolarità dei relativi diritti».
In altre parole, secondo le Fiamme gialle, erano offerti contenuti pirata sia in modalità streaming live, cioè in diretta, sia in modalità streaming on demand, fruibili dunque, a richiesta dell’utenza web.
L’attività investigativa ha preso il via otto mesi fa e ha interessato piattaforme ai primi posti nel panorama nazionale per la fruizione abusiva dei canali delle pay-tv, che oggi sono state oscurate, poste offline e rese tecnicamente irraggiungibili per gli utenti italiani.
Detto della collaborazione con le forze dell’ordine le unità antiprivacy di Sky e Mediaset, l’inchiesta è partita monitorando un immenso flusso di dati interconnessi tra loro da cui sono stati individuati elementi comuni come nickname e indirizzi ip maggiormente ricorrenti. Una volta ottenuti gli elementi, è stato possibile risalire al responsabile della gestione dei siti pirata, il 65enne G.M., un imprenditore italiano nato all’estero, ma residente a Golasecca, nelle scorse settimane al centro di perquisizioni locali e ispezioni informatiche.
«Per ora, preferiamo non rendere identificabile l’indagato, anche perché non siamo al momento in grado di stabilire se lui fosse effettivamente il gestore unico dell’attività illegale o, al contrario, agisse assieme ad altri soggetti», hanno spiegato ieri dal comando regionale della Guardia di finanza di Cagliari.
Oltre a identificare eventuali altri complici dell’imprenditore di Golasecca, i finanziari non sono ancora in grado di quantificare il danno provocato dai quindici portali Internet, oscurati ieri, mercoledì 15 marzo. Il danno sarebbe comunque ingente.
© Riproduzione Riservata