LAGHI
«Vi spiego come vincere il rally»
Parla il luinese Fabrizio Gallio, tecnico Michelin nel Mondiale, due volte primo nel Varesotto nel 1995 e ‘96 da pilota
Vive lontano da casa per 290 giorni l’anno. E’ uno stimato tecnico gommista per Casa Michelin impegnato al fianco dei team ufficiali nel Mondiale Rally. Fabrizio Gallio, luinese, diplomato orafo a Valenza, da quindici anni ha cambiato vita chiudendo il suo negozio di preziosi in Via S.Martino a Varese e abbracciando in toto l’hobby che gli pulsava nel cuore, i rally. Dapprima da direttore sportivo del team milanese di Mauro Nocentini poi con un ruolo di rilievo per la Casa del Bibendum francese, il colosso dei pneumatici impegnato al top del Mondiale Rally. Ma Gallio non dimentica gli amici varesini, il rally dei Laghi che ha vinto due volte, nel 1995 con la Delta Integrale-team Bruno Boldetti navigato da Roberto Mometti e nel 1996 guidandola Toyota Celica St185-Grifone navigato da Lucio Guizzardi.
“Ho ricordi brillanti di quei due trionfi che porto ancora nel cuore - riferisce Fabrizio Gallio al telefono dai test in Corsica dove il Mondiale si corre ad inizio aprile -. Con Toyota vincemmo nettamente con oltre 2 minuti di vantaggio su Clio Williams e Ford Escort Cosworth, mentre con la Deltona integrale, un anno prima, fu uno stupendo testa-a-testa contro chi mi era stato maestro di guida, un grande pilota intelligente, quale è stato Massimo Maneo. Entrambe le Delta erano curate da Boldetti, targate Valcuvia Corse: vincemmo di 14” e dietro, dopo Maneo, giunsero vicini Re, Ogliari, Carron, Carlo Galli e Biasuzzi. Edizione indimenticabile che finì a Luino in un bagno di folla.”
Qualche consiglio utile agli equipaggi del Laghi 2017 da un esperto di pneumatici da competizione.
“Correre a Varese e puntare alla vittoria è un’arte raffinata, piena di insidie - premette Fabrizio Gallio -. Non vince chi osa al massimo ad ogni curva lungo 90 km di prove speciali prendendo mille rischi. Occorre che il pacchetto equipaggio-auto-gomme sia al top con la capacità di saper gestire la prestazione e cambiare ritmo all’interno di una stessa prova-qualità, il Cuvignone lungo, diviso in quattro parti diverse. Sabato pomeriggio, con 14 km. in due prove (show a Caravate e Cuvignone corto) si possono montare gomme mescola soft o media, attaccando. La domenica, invece, fondamentale è arrivare alla partenza dei due Cuvignone lunghi 15 km. (terza prova di ciascun giro) con gomme non troppo deteriorate: Alpe Tedesco e Sette Termini esigono guida lineare, vietato stressare pneumatici (mescola media o dura con temperature sopra i 18°C) prima di arrivare alla terza prova. Un treno di gomme in crisi lungo la discesa dal passo Cuvignone in picchiata su Cittiglio fa rischiare un’uscita, forature o ti fa perdere 20-30“, alzando il piede e allungando le frenate per gara compromessa. Meglio ragionare, sacrificare 3 o 5” sui rivali nelle prime due speciali ma arrivare al decisivo Cuvignone con tanto grip e gomme performanti. Seguirò la gara online dalla Corsica, senza perdere un minuto. Complimenti all’organizzatore asd Laghi e buon rally a tutti!”
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