L’AMICO DEL CUORE
Nuovi defibrillatori nei centri di aiuto
Quattro apparecchi salvavita donati alla Fondazione Piatti che si occupa di bambini e adulti con disabilità intellettiva e problemi di relazioni in famiglia
Sono quattro i defibrillatori consegnati questa mattina, 23 marzo, dai responsabili della filiale di Varese del Credito Valtellinese alla Fondazione Renato Piatti onlus. Gli apparecchi salvavita saranno istallati nei centri di San Fermo, a Varese, Sesto Calende, Besozzo e Melegnano in provincia di Milano. La Fondazione è molto attenta al tema della salute e della sicurezza degli ospiti e degli operatori e proprio per questo ha promosso già nel 2016 il progetto “Salva Cuore”, che prevede di dotare tutte le strutture di un defibrillatore semi automatico e di assicurare la formazione specifica per l’uso dello strumento a un numero adeguato di operatori. «Siamo onorati di aver promosso il progetto “Salva Cuore” portandolo all’attenzione della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese – ha spiegato Gianni Mariotto, responsabile della filiale di Varese del Credito Valtellinese. – Per noi Fondazione Piatti è un’importante realtà del territorio che con il suo impegno quotidiano dà supporto a bambini e adulti con disabilità intellettiva e relazionale e alle loro famiglie. Il nostro obiettivo era di contribuire in modo concreto a rendere ancor più sicuri non solo i quattro centri della Fondazione ma anche la cittadinanza che vive intorno. I defibrillatori possono, infatti, rivelarsi vitali per chi subisca improvvisi traumi cardio-respiratori, a maggior ragione in caso di persone con disabilità». La riconoscenza di Fondazione Piatti è nelle parole della presidente, Cesarina Del Vecchio: «Grazie alla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese siamo arrivati a sette: tanti sono oggi i nostri centri dotati di dispositivi salva vita. Il polo di Bobbiate è stato il primo, lo scorso aprile 2016, a ricevere un defibrillatore direttamente dal responsabile del 118 di Varese, Guido Garzena, e lo strumento è a disposizione non solo degli ospiti ma dell’intero quartiere di Bobbiate».
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