DOPO LONDRA
Fiori contro la follia dell’Isis
Dal prefetto Zanzi indicazioni ai Comuni: arredo urbano e verde per impedire il passaggio di auto-kamikaze
Camion e auto lanciati tra la folla, a falciarla e ucciderla in nome dell’Isis o della semplice follia dei singoli. Paura e morte. Ancora una volta è stata colpita l’Europa e il cuore della democrazia, quella Londra con il parlamento più antico. Ancora una volta l’eco degli attentati semina paura e preoccupazione anche alle nostre latitudini. Chi deve garantire la sicurezza si consulta, fa riunioni, dà disposizioni. E così il prefetto di Varese ricorda alcune indicazioni già date in occasione degli attentati di Berlino. Strategie rivolte agli amministratori locali, a architetti, ingegneri e urbanisti. Consigli su come ridisegnare le città forniti mesi fa e ribaditi in occasione delle riunioni sulla sicurezza ai sindaci del Varesotto. Disposizioni che hanno l’obiettivo di rendere più sicure le città anche con il decoro urbano. «Si tratta di consigli rivolti in particolare ai comuni maggiori e laddove vi sono grandi aree di assembramento di persone all’aperto - spiega il prefetto -. Vogliamo ridurre la possibilità di facilitare attentati, contraendo la possibilità di passaggio di mezzi incontrollati in mezzo alla folla». Tradotto, significa rimpicciolire gli accessi a strade pedonali o a piazze e giardini o ad aree, per esempio, dove si possono svolgere concerti all’aperto piuttosto che mercati di vaste dimensioni. Per farlo, è necessario mettere elementi di arredo urbano che evitino la formazione di “piazze d’armi”, che creino giochi di costruzioni, fioriere e manufatti, ovviamente di una certa dimensione e consistenza, che impediscano l‘incontrollabile corsa di qualche auto impazzita in mezzo alla folla. Scenario terribile solo a pensarlo. Eppure altrove è accaduto (leggi Nizza, come esordio). E allora, che si ponga attenzione anche nelle nostre città. «Attraverso l’arredo urbano e a opere di edilizia di riqualificazione, abbiamo chiesto di porre attenzione anche all’elemento di prevenzione che questi interventi possono svolgere sul fronte degli attacchi terroristici», spiega il prefetto.
All’inizio della settimana verrà fatto il punto sul dopo-Londra in una riunione tecnica che si svolgerà a Villa Recalcati tra tutte le forze di polizia. «Da Berlino sono state date indicazioni precise e sono stati attuati controlli ancora più capillari - dice Zanzi -. Un piano articolato del quale faremo il punto nel prossimo coordinamento». Riflessione e confronto su quanto attuato e su come precedere «alla luce dei nuovi tragici episodi». «Laddove c’è folla e laddove si paventa una minaccia - prosegue il prefetto - bisogna sbarrare il passaggio». Con auto delle forze di polizia, con elementi di arredo urbano. Con ostacoli, come grandi fioriere, che possano impedire o limitare l’azione di chi vorrebbe lanciarsi tra la folla a tutta velocità. Un fiore non contro i carri armati ma contro la follia del terrorismo.
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