PETER PAN
In scena si parla di Lgbt
Se la politica nicchia su temi scomodi che toccano la sfera più intima del consesso civile (sessualità, genitorialità, fine vita), il teatro risponde alla chiamata alla sua maniera, portando in scena le storie concrete (vere, verosimili, fittizie) di chi si trova in una condizione di diversità socialmente dibattuta.
Accade con lo spettacolo «Peter Pan guarda sotto le gonne», nato da un’idea di Livia Ferracchiati, la regista, che cura la drammaturgia con Greta Cappelletti.
Una produzione sui temi Lgbt della compagnia Baby Walk appena portata all’Elfo, che arriva a Varese per la rassegna «Note di scena» grazie al comitato «Varese c’è», che per sostenere lo spettacolo ha lanciato un crowdfunding sul sito di Banca Popolare Etica www.produzionidalbasso.it, come già per «Metafisica dell’amore», delle Brugole, che aveva messo in platea 300 persone, visto che ogni versamento è ricambiato anche con sconti sull’acquisto di biglietti.
La pièce che va in scena è la prima parte di una trilogia sull’identità, un progetto attorno a cui ruota la stessa nascita di Baby Walk, e affronta la transessualità in modo ironico e divertente, ma anche carico di contenuti, tanto da essere patrocinato dall’ordine degli psicologi della Lombardia.
La storia è quella di Peter, 11 anni e lunghi capelli biondi, e Wendy, 13enne mora: la scoperta dei primi impulsi sessuali porta alla consapevolezza di trovarsi dentro a un corpo estraneo e alla necessità di affermare la propria diversità, con i genitori in primis.
Non tutti lo sanno, ma bambini e adolescenti transgender vivono lo sviluppo come un punto di non ritorno e desiderano di non crescere mai. Proprio come Peter Pan.
Lunedì 27 marzo al teatro Nuovo di Varese, via dei Mille 39, ore 21, 15/10 euro, 0332.237325.
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