Nordcorea
Nordcorea furiosa per manifestazione anti-Nord a Seoul
Ha minacciato anche ritiro da partecipazione Giochi
Roma, 23 gen. (askanews) - La Corea del Nord ha chiesto che la Corea del Sud si "scusi" per una manifestazione anti-Nord che ha avuto luogo ieri a Seoul contro la visita della delegazioni guidata dalla leader dell'orchestra Samjiyon, invitata per le Olimpiadi invernali di PyeongChang, Hyon Song Wol. Lo scrive oggi il sito specializzato NK News, che ha rilevato un dispaccio dell'agenzia di stampa ufficiale KCNA solo in coreano.
In questa dichiarazione, attribuita al Comitato per la riunificazione pacifica del paese (CPRC), si ventila addirittura un ripensamento sulla partecipazione ai Giochi decisa a Panmunjom come atto distensivo dopo due anni di mancato dialogo tra le due Coree.
Ieri, mentre la delegazione procedeva con le sue ispezioni, un gruppo di manifestanti conservatori e nazionalisti ha inscenato una dimostrazione durante la quale è stata anche bruciata un'immagine del leader nordcoreano Kim Jong Un e la bandiera nordcoreana.
"Le autorità sudcoreane dovrebbero scusarsi con l'intera nazione per la provocazione politica, punire severamente le persone coinvolte nel crimine e mettere in campo misure per evitare che si ripetano", ha detto un portavoce del CPRC, per il quale Pyongyang dovrebbe "seriamente considerare" un ripensamento sulla partecipazione ai Giochi. E ha ammonito Seoul: "Noi non tollereremo comportamenti pessimi e sfoghi dei delinquenti conservatori che hanno dissacrato la nostra dignità e il suo simbolo, oltre che la condotta delle autorità sudcoreane conniventi".
In particolare, a scatenare la furia del CPRC - che è l'equivalente al Nord del ministero dell'Unificazione sudcoreano - è stato il fatto che sia stata bruciata l'effigie del leader, "un'imperdonabile brutalità contro gli esseri umani e il cielo".
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