Iran
Nucleare Iran, negoziati a Vienna prolungati sino al 7 luglio
La conferma dal Dipartimento di Stato
Roma, 30 giu. (askanews) - I negoziati per arrivare a un accordo definitivo sulla questione del nucleare iraniano che vedono impegnati Teheran e i Paesi del Consiglio di sicurezza Onu più la Germania (Gruppo 5+1) sono stati prorogati sino al 7 luglio.
"Il 5+1 e l'Iran hanno deciso di estendere le misure previste (dall'accordo ad interim del 2013) sino al 7 luglio, in modo da dare più tempo ai negoziati e arrivare ad una soluzione di lungo termine", ha dichiarato la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Marie Harf, precisando che effettivamente le trattative vengono prorogate sino al 7 luglio. Anche fonti russe da Vienna avevano anticipato la decisione di dare più tempo ai negoziati proceduti a rilento negli ultimi giorni.
Le questioni tecniche e giuridiche che rimangono da affrontare per un'intesa definitiva non sono affatto minori, e in particolare sono tre gli elementi su cui vi sono ancora forti divergenze. Il primo è l'effettiva riduzione delle capacità di arricchimento dell'uranio (pari al 98% secondo fonti statunitensi, semplicemente "limitate" secondo Teheran) e la durata temporale di tale limitazione, che Washington vorrebbe almeno decennale.
In secondo luogo vi è l'estensione dei controlli e delle verifiche che saranno portati a termine dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) e, in particolare, le ispezioni dei siti militari che Teheran considera alla stregua di uno spionaggio vero e proprio.
Quest'ultima questione è di particolare importanza anche per il terzo punto in discussione, quello delle sanzioni; le grandi potenze insistono infatti sulla necessità di un via libera dell'Aiea prima di una revoca formale: una luce verde che per forza di cose non potrebbe arrivare che almeno sei mesi dopo la firma dell'intesa definitiva, e non certo il primo giorno dall'entrata in vigore come vorrebbe Teheran.
(con fonte afp)
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