L’APPELLO
Nuove regole per il mercato
«Per il rilancio dobbiamo diversificare le bancarelle»
«Al Comune chiediamo di mettere mano al regolamento e di riorganizzare le bancarelle senza assegnare altri posti: per il nostro mercato dobbiamo badare alla qualità dell’offerta più che al numero di commercianti presenti». Luigi Vacca, rappresentante di Confcommercio per gli ambulanti, è parte attiva nel lavoro di rilancio del mercato cittadino, operazione che dovrebbe dare i suoi frutti nel 2018 e che vede impegnati le associazioni di categoria e l’assessorato al Commercio.
Le richieste sono storiche, alcune erano state avanzate alla giunta Vitali, ribadite con la giunta Centinaio e continuano a mantenere la loro validità. Accanto alla questione servizi igienici, per cui ora c’è nero su bianco l’impegno dell’amministrazione a riqualificarli con l’affidamento diretto dei lavori, sul tavolo restano le regole di un gioco cambiato negli anni, perché la situazione del commercio ha conosciuto, specie dopo il trasferimento delle bancarelle nella nuova piazza Mercato, evoluzioni che hanno mutato in profondità il lavoro degli ambulanti. «Siamo stati convocati in Comune dall’assessore Maira Cacucci – prosegue Vacca –, abbiamo avuto incontri direttamente al mercato e la prima richiesta è di rivedere il regolamento, di fare chiarezza su aspetti come gli orari. Diversi operatori disertano la giornata del martedì e si presentano puntuali il sabato. Poi c’è chi vorrebbe ridurre il mercato soltanto alla mattina, cosa che considero un errore: a me è capitato in più di un’occasione di risolvere la giornata al pomeriggio».
La situazione del mercato vede, in media, 10 posti vuoti il sabato e 14 il martedì su circa 170 a disposizione, una situazione che, due anni fa, con un numero di vuoti superiore alle venti unità, aveva portato la giunta a indire un bando per la loro assegnazione. «Con una lettera congiunta Confcommercio-Confesercenti avevamo chiesto che la riassegnazione dei posti vacanti avvenisse secondo alcuni criteri, premiando la stessa categoria merceologica che era sparita e le categorie merceologiche non presenti – ricorda il presidente di Confcommercio Paolo Ferrè –. E questo per diversificare l’offerta in un mercato che oggi vede una fortissima presenza di ortofrutta e abbigliamento, ma non siamo stati ascoltati».
«I posti erano stati presi dagli spuntisti, ossia da quei commercianti non titolari di posto che, la mattina, si presentano nella speranza di poter trovare uno spazio – nota Vacca –, il punto è che buona parte di questi posti si è riliberata. Oggi al mercato il numero di commercianti italiani e stranieri grosso modo si equivale: i cinesi hanno ridotto la loro presenza, sono forti i maghrebini e i pakistani. Al mercato di Legnano la clientela continua a esserci: servono regole ben definite più che nuove bancarelle».
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