SERIE A
OJM, il futuro in tre mosse
Italiani, giovani e infrastrutture: da Varese nel cuore fiducia al programma presentato dal Cda. Prossimo passaggio: la scelta del ds
"Varese nel Cuore" vota la fiducia ai programmi presentati dal CdA della Pallacanestro Varese. Il presidente Stefano Coppa ha esposto ai proprietari riuniti in assemblea i "piani di battaglia" definiti dalla governance di piazza Monte Grappa, ottenendo il placet per dare il via alle operazioni di mercato. Una riunione proficua che ha fatto registrare piena sintonia tra la dirigenza della società e il consorzio sulle strategie principali per la costruzione della Varese che verrà, come conferma il presidente di "Varese nel Cuore" Alberto Castelli: "I cardini del progetto sono tre: prima di tutto l’impostazione della squadra, con una filosofia basata sulla volontà di investire maggiormente sugli italiani con la formula del 5+5, legata anche ad una programmazione pluriennale e necessaria anche per questioni regolamentari. Poi c’è l’idea di investire maggiormente sul settore giovanile: per il discorso infrastrutture bisogna capire se a medio termine il consorzio sarà in grado di fare qualcosa, per ora proveremo a ritagliarci altri spazi in città. Su aspetti pratici come la sala pesi da creare a Masnago siamo in grado di gestirlo in proprio, legandolo all’ultimo aspetto del merchandising: l’idea sarebbe quella di ricavare uno spazio all’interno del PalaWhirlpool per un punto vendita più funzionale e fruibile rispetto all’attuale".
In assemblea si è parlato anche dello stato dei conti (c’è una passività legata al cambio negativo tra euro e dollaro, ai playoff mancati e ad una insussistenza che dovrebbe comunque essere coperta dalle riserve), confermando comunque il maggior impegno del consorzio per la stagione 2015/2016: "E' stato un anno difficile, sportivamente i risultati sono stati negativi ma abbiamo imparato molto e crediamo ci sia la giusta spinta per ripartire. Di certo quest’anno i soci hanno preso maggior coscienza del proprio ruolo da proprietario e le attività del consorzio si sono moltiplicate; il compito di scegliere le figure chiave della gestione sportiva non fa però parte delle nostre competenze".
Dunque la scelta del nuovo direttore sportivo (la prossima settimana gli incontri con Iozzelli - al momento favorito - ed Alberani; Simone Giofrè ha ancora un anno di contratto ma non fa più parte dei programmi del club) e di conseguenza del coach spetteranno interamente al CdA: "Non conoscendo nessuno dei due candidati non voglio sbilanciarmi. Che caratteristiche dovrà avere? Innanzitutto calarsi in fretta nella realtà di Varese, e poi rendersi conto che questa società funziona come un’azienda. Le scelte operative sul piano tecnico saranno totalmente affidate a lui, e dovrà essere capace di raccordare nel modo migliore le figure già esistenti. Ma sopra di lui ci saranno un CdA ed una proprietà diffusissima cui rendere conto. La conferma di Caja? Attilio ha fatto un ottimo lavoro, il riconoscimento che ha ottenuto domenica da parte dei tifosi ne è una conferma e sa perfettamente quanta stima nutra nei suoi confronti. Credo che lui sia assolutamente la prima scelta ma la preoccupazione del CdA è quella di fare i passi giusti scegliendo prima il direttore sportivo".
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