SERIE A
OJM, sogno o utopia?
Salvezza quasi certa, gli ostacoli lungo la strada che porta ai playoff sono altissimi, dal calendario agli scontri diretti negativi con le rivali: potrebbero non bastare cinque vittorie in sei gare
L’Openjobmetis sembra ormai definitivamente al di fuori della zona retrocessione, ma il sogno playoff alimentato dalle cinque vittorie consecutive - la striscia aperta più lunga in serie A - sembra più legato alle possibilità concesse dall’aritmetica che alla realtà dei fatti.
L’attualità stretta dice che nessun club dopo la Coppa Italia ha fatto meglio rispetto al pokerissimo di vittorie conquistato dalla truppa di Attilio Caja, passata dall’ultimo posto del ventesimo turno al dodicesimo attuale.
Oggi Varese ha 8 punti di vantaggio sull’ultima della classe Cremona e appena 4 lunghezze da recuperare nei confronti di Brindisi e Torino, a braccetto all’ottavo posto.
Ma ci sono due fattori contingenti che cozzano col sogno di agguantare in extremis l’obiettivo dichiarato nell’estate 2016: il primo è legato alla difficoltà del calendario, che proporrà a Cavaliero e compagni due soli impegni casalinghi (Trento e Cremona) nelle ultime sei gare della regular season, con trasferte impegnative sui campi di Reggio Emilia e della seconda forza Venezia, oltre al derby di domenica contro Cantù e alla tappa conclusiva a Torino. Il secondo è quello degli scontri diretti: i primi quattro mesi e mezzo di sconfitte pesanti in trasferta hanno lasciato in dote un meno 12 nel doppio confronto con l’Enel e un meno 28 con Pistoia (attualmente decima, un gradino sopra i biancorossi), oltre al meno 7 della sconfitta interna con Torino.
Se la quota playoff attualmente è stimata a 30 punti, a Varese potrebbero non bastare neppure 5 vittorie nelle ultime 6 gare in un eventuale arrivo in parità multipla disciplinato dalla classifica avulsa.
La versione “post Final Eight” della truppa di Attilio Caja varrebbe ampiamente le prime otto posizioni, ma le troppe occasioni sprecate nei primi due terzi del campionato hanno virtualmente azzerato il margine di errore dell’Openjobmetis.
Passare il test del PalaDesio per cancellare la macchia della sconfitta casalinga dell’andata è il primo indispensabile stepper alzare ulteriormente l’asticella delle ambizioni. E anche in caso di impresa sul campo di Cantù, ne servirà subito un’altra a Reggio Emilia nel secondo atto esterno consecutivo che il calendario pone sul cammino biancorosso.
Certo, se l’OJM superasse a pieni voti anche i prossimi due viaggi, allora potrebbero aprirsi spiragli davvero interessanti. Ma realisticamente è meglio vivere alla giornata cercando di togliersi ulteriori soddisfazioni, a partire dal sentito derby di domenica: spazzata via la cappa di negatività che ha avvolto a lungo l’ambiente di Varese, la primavera anticipata delle ultime cinque vittorie consecutive ha riacceso entusiasmi sopiti, come evidenziato dagli oltre 1.600 paganti delle ultime due gare casalinghe.
E gli umori positivi della piazza sono l’ humus più fertile attraverso il quale alimentare la ricerca delle risorse necessarie - tra sponsor da rinnovare o aggiungere, e la caccia di capitali freschi tramite uno o più soci forti - per provare a non disperdere per intero i protagonisti della resurrezione frutto della “cura Caja” in vista della stagione 2017/2018.
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