Ue
Ok bipartisan Camera a legge europea 2017,a Senato per ultimo sì
A Montecitorio 259 voti a favori, 155 astensioni e un solo voto contrario
Roma, 20 lug. (askanews) - La Camera ha approvato con 259 voti a favore, 155 astensioni e un solo voto contrario il disegno di legge del Governo per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2017 che passa ora all'esame del Senato per l'ok definitivo in programma prima della chiusura estiva del Parlamento.
"Con la legge europea 2017 - ha sottolineato Marina Berlinghieri, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera-
prosegue il proficuo impegno che governo e parlamento hanno messo in campo per dare piena attuazione alle opportunità legate all'appartenenza dell'Italia all'Unione europea. Un lavoro sinergico di Governo e Parlamento, in particolare della commissione Politiche Ue, che in questi quattro anni ha portato il nostro Paese a ridurre sensibilmente il numero di procedure e di contenziosi che le istituzioni comunitarie hanno sollevato nei confronti dell'Italia".
"Il provvedimento approvato oggi - spiega- introduce rilevanti novità sul piano dei diritti dei cittadini, estendendo l'aggravante di negazionismo e la perseguibilità anche della grave minimizzazione dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra e intervenendo sulla disciplina dell'indennizzo delle vittime dei reati intenzionali violenti. Abbiamo, inoltre, varato importanti norme sull'energia. In primo luogo, la fissazione dei tetti di al di sotto dei quali è possibile l'incentivazione diretta delle fonti rinnovabili, mentre al di sopra è necessaria una procedura di aste per la capacità offerta. Una norma che sarà molto utile per mantenere sotto controllo i costi delle incentivazioni e che ci permetterà un cammino più agevole, ed economicamente sostenibile, per famiglie ed imprese verso gli obiettivi del 2030 e dell'Accordo di Parigi sul clima".
"Con altri due emendamenti - illustra ancora la parlamentare Pd- sono state approvate modifiche agli oneri relativi alle imprese energivore per energia elettrica e gas. Nel primo caso parliamo di un complesso di circa 3mila aziende con circa un milione di lavoratori diretti ed indiretti coinvolti, e che ha nell'energia un fattore cruciale di competitività. A fianco di questo, comunque, le famiglie e le imprese non energivore godranno di una riduzione dei costi in bolletta. Una riduzione che vale circa due miliardi fra il 2016 e il 2018 e poi circa settecento milioni sino al 2020. Sono norme che sostengono le nostre aziende e il lavoro italiano, equilibrandosi con una riduzione degli oneri sulle famiglie e creando la prospettiva di una futura crescita delle energie pulite più efficiente e meno costosa.
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