SERIE A1 XIII GIORNATA
Il Caja bis parte in salita
Il debutto del coach pavese sulla panchina di Varese si trasforma in una passeggiata per una Reyer troppo forte, anche per l'assenza di Eyenga squalificato: 60-73
Il ritorno di Attilio Caja contro un’avversaria in grande condizione, l’assenza di Christian Eyenga (squalificato) e i mali apparentemente insanabili di questa Openjobmetis. Non basta la voglia di mettere fine al periodo nero, la reazione di Varese non fa nemmeno il solletico a un'Umana che probabilmente è, oggi, la principale anti-Milano se non addirittura qualcosa di più.
Non esiste praticamente partita, la scelta di Caja di affidarsi a lungo a quintetti piccoli si scontra con una Venezia che è molto più squadra e, occorre dirlo, ha anche una buona dose di talento in più. Se poi, in una gara sostanzialmente a punteggio basso, ti entrano 14 triple (su 32, contro le 6/19 dei biancorossi) allora c'è ben poco spazio ai sogni.
Parte subito forte Venezia, che prende il largo già nel primo quarto, chiuso sul 12-24 e prima dell'intervallo amministra saggiamente di fronte all'inconsistente reazione di Varese, che chiude alla pausa lunga sul 23-38 realizzando la miseria di 11 e 12 punti nei due parziali. Caja ci prova in tutti i modi, ruota quasi tutti i giocatori disponibili (senza contare i due "baby" e Canavesi) ma non ha praticamente nulla in attacco da Kangur, Anosike e soprattutto Johnson (2 punti nei primi 20'), mentre gli unici che provano a smuovere le acque sono Maynor (7 assist) e Pelle (13 punti). Al rientro in campo la probabile sfuriata di "Artiglio" negli spogliatoi non sembra sortire alcun effetto, tanto che al 29' Venezia tocca un nuovo margine record sul 57-30, in parte ridotto sulla sirena (57-37). L'ultimo quarto è una sorta di garbage-time prolungato, Venezia probabilmente si ferma, Varese prova almeno a metterci l'orgoglio e il disavanzo scende fino ai 13 definitivi, con soprattutto Dominique Johnson a mostrare - sia pure ampiamente fuori tempo massimo - tutto il proprio talento offensivo con un sontuoso quarto finale che lo porta a quota 23 (5/8 da 3, 4/9 da 2 e 6 rimbalzi). Ma in sintesi Caja riparte da... Moretti. C'è tanto lavoro da fare, soprattutto nella testa e nella tenuta psico-fisica dei giocatori, per il neo-coach biancorosso, che al momento può comunque ancora contare sul credito guadagnato due anni fa, quando prese dalle mani di Pozzecco una squadra forse altrettanto disastrata ma probabilmente con meno margini di miglioramento.
Openjobmetis Varese - Umana Reyer Venezia 60-73 (12-24, 23-38, 37-57)
OPENJOBMETIS: Johnson 23, Anosike 4, Maynor 7, Avramovic 2, Pelle 13, Bulleri, De Vita ne, Cavaliero 5, Kangur 5, Canavesi ne, Ferrero 1, Lo Biondo ne. All. Caja.
UMANA: Haynes 19, Hagins 10, Ejim 4, Peric 6, Bramos 18, Tonut, Visconti, Filloy 3, Ress ne, Ortner, Criconia ne, McGee 13. All. De Raffaele.
Arbitri: Lanzarini, Attard, Ranaudo.
NOTE - Tiri liberi: Ojm 12/18, Umana 7/7; Tiri da 2: Ojm 15/39, Umana 12/38; Tiri da 3: Ojm 6/29, Umana 14/32. Rimbalzi: Ojm 40 (Anosike 14), Umana 45. Palle perse: Ojm 14, Umana 12. Palle recuperate: Ojm 5, Umana 6. Assist: Ojm 11, Umana 12. Cinque falli: nessuno. Spettatori: oltre quattromila.
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