IL CASO
"Ora indaghiamo noi"
Buco da 50 milioni in Provincia: l’opposizione chiede una commissione d’inchiesta
Una commissione d’inchiesta per fare luce sul controverso “buco” - controverso perché sostenuto dalla maggioranza e negato dall’opposizione - che sarebbe stato lasciato dalla precedente amministrazione di Villa Recalcati, guidata dal leghista Dario Galli. A chiedere l’istituzione di un organismo che “scandagli” i conti è stato, la sera di lunedì29 giugno, in Consiglio provinciale, il capogruppo di Liberi per Varese, Piero Galparoli.
Nel suo intervento, in apertura di seduta, ha avuto parole duri, forti, all’indirizzo dell’attuale governo di centrosinistra che regge Villa Recalcati, con il presidente Gunnar Vincenzi, accusandolo di aver gettato in pasto ai mezzi di informazione una notizia che «non è vera». E cioè che dalla relazione della Corte dei Conti, cui era stato chiesto di esprimere un giudizio sui bilanci precedenti, emergerebbe la conferma di un disavanzo - un buco quindi - di 50 milioni di euro. Galparoli ha criticato questo modo di agire: «Prima si analizza in Consiglio e poi si va sulla stampa».
Ma Galparoli vuole di più: una commissione d’indagine, prevista dall’articolo 25 dello statuto dell’ente, «finalizzata all’accertamento dei fatti inerenti il cosiddetto buco, così come definito dallo stesso presidente della Provincia nel comunicato stampa del 25 giugno 2015, e che vengano inoltre accertati eventuali comportamenti non congrui, sia dal punto di vista contabile che politico, tenuti dai componenti degli organi della Provincia interessati e responsabili dei vari procedimenti, passati ed attuali». A Galparoli ha risposto, dal fronte della maggioranza, il consigliere Paolo Bertocchi che ha giudicato sufficiente una commissione bilancio, senza scomodare inchieste.
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