Pd
Orlando si candida a segretario: dobbiamo ricostruire Pd, vincerò
"Non sarò il capo di una corrente ma segretario di tutto il partito"
Roma, 23 feb. (askanews) - La "casa" del Pd "da tempo ha iniziato a scricchiolare, avremmo dovuto riflettere prima sull'acqua che entrava dal tetto e sulle fondamenta che iniziavano a muoversi, non lo abbiamo fatto e dobbiamo farlo finchè non è troppo tardi". Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, presentando la sua candidatura alla segreteria del Pd, in un circolo del partito a Roma.
"Non perchè - ha aggiunto - qualcuno sbagliando se ne va ma perchè sono troppi quelli che sono rimasti a casa perchè non erano contenti del Pd e se vogliamo riconquistarli dobbiamo ricostruire un nuovo Pd che sia in grado di conquistare pezzi di società".
Orlando ha spiegato di essere stato "indeciso, ho riflettuto fino all'ultimo momento se fosse utile la mia candidatura. Poi mi sono risposto che sì, era utile la mia candidatura". "Dal referendum è arrivato un segnale enorme" e "ho deciso di candidarmi - ha insistito - perchè non mi rassegno all'idea di non saper dare una risposta al segnale venuto dal referendum. A quel rancore la destra risponde urlando, scava dei solchi, propone scorciatoie. Siamo sicuri che la batteremo facendo qualcosa di simile a quello che fanno loro? Io credo di no".
"Qualcuno si preoccupa, si pensano regole strane: se arriverà il terzo le liste le fanno i primi due... Non mi preoccupo, arriverò primo e al primo e al secondo dico: non vi preoccupate, non sarò capo della mia corrente, sarò il segretario del Pd", ha assicurato Orlando. "Penso - ha aggiunto - di avere le qualità di fare il segretario perché penso di sapere ascoltare e di sapere unire e penso che la qualità più importante in questo momento è l'unità, che è stata la parola d'ordine di grandi formazioni che sapevano unire. Mi candido per rifare tutto il centrosinistra".
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