PALAZZO ESTENSE
Orrigoni “apre” al sindaco
L’ex candidato sindaco del centrodestra: «Non siamo dall’altra parte della barricata, ma rimaniamo all’opposizione»
«Possiamo anche aiutare questa giunta». Di più: «Non siamo dall’altra parte della barricata». Paolo Orrigoni, l’uomo che ha sfidato il sindaco Galimberti per la conquista di Palazzo Estense al ballottaggio tredici mesi fa e che lo scorso maggio era nel pieno della campagna elettorale, non getta una ciambella di salvataggio alla giunta Galimberti, ma offre l’appoggio di un vascello amico nella tempesta che potrebbe travolgerla. Tempesta della quale finora si è visto soltanto qualche lampo e sentito qualche tuono. «Siamo disposti ad aiutare la giunta nei momenti in cui vi fossero progetti condivisi - sottolinea Orrigoni -. Lo abbiamo detto subito, il giorno dopo il ballottaggio. Lo ripetiamo adesso». Se i progetti e i temi «servono per il bene della città», se «li riteniamo utili per Varese, non vediamo perché non debbano essere votati». Certo, c’è bisogno di «dialogo e condivisione». C’è bisogno che tra gli amministratori ci sia un confronto leale e costruttivo. Quel confronto che, condotto a volte con il contagocce, ha irritato e non da oggi anche alcuni esponenti della maggioranza.
Una apertura, una disponibilità verso chi governa a Palazzo Estense che sorprende, da parte della lista che ha quattro consiglieri (Orrigoni, Rinaldo Ballerio, Luca Boldetti e Valerio Vigoni). «D’altronde non mi sembra di dire nulla di così eccezionale, siamo una lista civica, operiamo per il bene della comunità». Senza preclusioni, dunque: se una iniziativa è condivisa, si vota. No v’è dubbio che Orrigoni si renda conto della portata delle sue dichiarazioni in questa fase della vita politico-amministrativa della città. Come è noto, Mauro Gregori è uscito dalla lista Galimberti e ha fondato Varese Città Ideale, che è ufficialmente un gruppo misto. Il sindaco, commentando la decisione di Gregori, ha sottolineato che i progetti che vanno oltre gli schieramenti elettorali sono positivi e aperti anche all’opposizione. «Un attimo», dice Orrigoni. «Distinguiamo». «La vicenda Gregori è altro». Cioè? «Cioè un conto è dire che potremmo sostenere alcune iniziative della giunta, un conto è passare in un gruppo della maggioranza». La Lista Orrigoni «è e rimane nel centrodestra ed è e rimane all’opposizione». Dialogo aperto, «ma non siamo un gruppo di persone che non sa da che parte stare».
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