LA DENUNCIA
«Ospedale di Circolo dimenticato»
Carenza di posti letto drammatica, Cherubino accusa la Regione: «La riforma è incompiuta, non ha risolto i problemi»
«La situazione dei posti letto all’ospedale di Circolo è drammatica». Il professor Paolo Cherubino controlla i ricoveri del suo reparto, penalizzato come gli altri dalle chiusure per il periodo estivo, e sbotta: «Tutto l’ospedale è in sofferenza». La struttura è «terribilmente insufficiente, abbiamo poco più di cinquecento posti, quando un tempo si arrivava a mille duecento».
Dice che le responsabilità «non vanno cercate a Villa Tamagno - quartier generale dell’Asst Sette Laghi - ma a Milano, in Regione, perché le scelte arrivano da lì».
Anzi, le «non decisioni, perché manca la volontà di affrontare una volta per tutte il problema di un ospedale nato piccolo». L’opinione dell’illustre ortopedico è che manchi «la volontà politica di risolvere la questione, mentre altri ospedali nel Bustese, nel Legnanese, vengono premiati o comunque messi in grado di lavorare con quel che serve». E punta l’indice «sullo spreco maggiore e inutile per la comunità». L’ospedale di Cuasso. «Una struttura immensa che utilizzata così non ha senso: bisogna avere il coraggio, o chiudere e vendere o riconvertiere in modo serio la struttura sanitaria».
A pochi mesi dalla pensione, il chirurgo e docente universitario suona la sveglia alla Regione e alla sanità lombarda e lo fa con il cipiglio che lo ha sempre contraddistinto: non deve togliersi sassolini dalle scarpe, ma desidera denunciare, «ancora una volta»; ciò che non va e che invece si potrebbe fare «per i pazienti, dunque per i cittadini».
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