Roma
Ostia, le buche restano e la maratona salta. Proteste sui social
X Municipio "impossibilitato" a manutenzione e nega permesso gara
Roma, 29 set. (askanews) - Troppe buche a Ostia: questa maratona non s'ha da fare. Il diktat non è arrivato da un Innominato qualsiasi, ma dal X Municipio di Roma che, tuttora commissariato per mafia, si è dichiarato impossibilitato a provvedere alla manutenzione delle strade. Quindi, ha negato all'associazione Run Race Management l'autorizzazione a organizzare sia la gara podistica "La 30 km del Mare di Roma", già programmata per il 9 ottobre, sia la corsa del "Trofeo Lidense", prevista per gennaio.
In sostanza, le buche non si possono chiudere e, seppure con auto, motorini e biciclette si continui a circolare regolarmente e liberamente (a proprio rischio e pericolo), un evento sportivo, peraltro molto atteso da amatori e dilettanti, viene considerato pericoloso per i partecipanti, e quindi abolito. Correre su ruote, tutti i giorni, sì (anche se nel documento ufficiale che nega il permesso viene riconosciuta la pericolosità delle strade di Ostia anche per tali mezzi) ma farlo sulle proprie gambe no. Un paradosso che ha scatenato, anche sui social network, un'ondata di proteste e di manifestazioni di delusione per la cancellazione di eventi classici dello sport dilettantistico non soltanto locale (la "30 km del Mare" è valida per i campionati regionali Aics), giustificate anche dal fatto che il "niet" del X Municipio è arrivato a pochi giorni dalla gara "30", quando molti appassionati, centinaia, avevano già versato le quote di partecipazione che ora l'organizzazione sarà costretta a rimborsare, con le immaginabili difficoltà del caso.
"Un anno di lavoro e di investimenti economici andati in fumo", scrive ad esempio su Facebook, solidale con la Run Race Management, la Consigliera di Roma Road Runners Club, Simona Congionti, esprimendo la sua profonda delusione per l'annullamento della gara e dicendosi pronta a rinunciare alla restituzione della quota. Mentre in un altro commento si legge: "Buche alla Trenta del mare? ...Ce ne sono, ma nella norma e in fondo è marginale per una gara dove si attraversano scavi archeologici e tratti sterrati. La vicenda puzza di bruciato...".
Bruciato o no, di sicuro è una doppia sconfitta: per i cittadini del litorale romano, che a questo punto già sanno di doversi rassegnare a non veder riparati i dissesti stradali da qui fino ad almeno gennaio, e per l'amministrazione del X Municipio, che ha ufficialmente alzato le mani di fronte a una questione di "ordinaria manutenzione".
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