L’INTESA
Pagamenti puntuali. Il Comune ci sta
Patto per gli appalti: innovativo protocollo d’intesa tra Amministrazione, costruttori e sindacati
«Se il Comune si è impegnato a pagare il giorno 30, il 30 deve pagare, non l’1 o il 2».
Una frase, questa, sentita più volte da imprese e fornitori. La pubblica amministrazione ha spesso scadenze... flessibili. Ma la frase in questione è stata pronunciata dal sindaco di Varese Davide Galimberti. Detta e poco prima scritta: «Il Comune di Varese assumerà ogni idonea iniziativa al fine di effettuare i pagamenti a favore delle aziende previsti dai contratti e dall’ordinamento entro i termini tassativamente previsti».
Questo è infatti un passaggio chiave del protocollo d’intesa «per la regolarità e la sicurezza del lavoro nel settore delle costruzioni» sottoscritta martedì 31 gennaio dall’amministrazione comunale coi sindacati e le associazioni di categoria.
Si tratta di un documento inedito, almeno per Varese. E i sindacati - Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil - hanno confermato l’aspetto innovativo, auspicando che tale intesa venga adottata anche da altre comuni, altre province e anche fuori regione.
Già, perché nel protocollo sono previsti impegni reciproci: Palazzo Estense garantirà «massima trasparenza, nell’ottica della piena concorrenza, in ogni gara d’appalto», celerità nelle procedure e puntualità svizzera nei pagamenti.
Non è poco, anzi è una rivoluzione virtuosa. Galimberti, nel presentare l’accordo insieme alle associazioni firmatarie, ha spiegato che è stato proprio lui, insieme all’assessore Andrea Civati, a volere neri su bianco il principio dei pagamenti senza ritardi.
«Avevo pensato di inserire anche una penale a carico del Comune» ha aggiunto Galimberti, spiegando che però non era tecnicamente possibile. Certo, questa piena assunzione di responsabilità del Comune nei confronti delle impresa ha sorpreso, ovviamente in positivo, le controparti. Che sono: Ance (Associazione nazionale costruttori) di Varese, rappresentata dal presidente Orlando Saibene; Confartigianato col responsabile delle relazioni esterne, Giulio di Martino; la Cna, col direttore Roberta Taiè; Fillea Cgil, col segretario Flavio Nossa; Filca Cisl, col segretario Roberto Turri; Feneal Uil, con Riccardo Tutaia. Letto e illustrato il protocollo, tutte le parti, a cominciare dal sindaco, hanno messo la firma in calce.
Gli impegni sono a carico anche delle imprese: dovranno garantire la sicurezza nei cantieri e aumentare il personale, laddove subentrino grossi lavori, mettendolo in regola. La celerità nell’iter burocratico dovrà poi trovare riscontro anche nella speditezza degli interventi. E su tutto dovrà regnare la massima trasparenza.
Da quando sarà in vigore questo protocollo?
Dal 31 gennaio, subito dopo la firma.
«La prossima gara d’appalto dovrà rispettare questi principi» ha promesso il sindaco.
Un passo indietro. L’accordo non è buttato lì a caso. Galimberti, in premessa, ha infatti spiegato che Varese si avvia verso una serie di interventi molto importanti (e molto onerosi), che produrranno benefici ad ampio raggio. Con queste prospettive nel campo dell’edilizia, è stato ritenuto opportuno mettere dei punti fermi, dei principi di base. A tutela di tutti: Comune, imprese e lavoratori.
L’intesa è stata salutata con grande soddisfazione dalle associazioni e dai sindacati. Il presidente di Ance, Saibene, ha sottolineato il carattere inedito dell’iniziativa, assicurando che il documento non resterà lettera morta.
Di Martino (Confartigianato) ha parlato di «chiaro indirizzo politico verso il rispetto di leggi e normative».
Nossa, della Cgil, ha auspicato che dal protocollo scaturiscano nella realtà più sicurezza e più qualità del lavoro.
Il direttore di Cna, Roberta Taiè, ha proposto di “esportare” questo modello su tutto il territorio lombardo.
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