VERSO IL VOTO
Palazzo Estense, la corsa si allarga
Già quattro gli aspiranti sindaci in campo, si attende la decisione del centrodestra
Mancano ancora quasi sei mesi alle elezioni comunali, ma sono già quattro i candidati in gioco per essere i successori di Attilio Fontana a Palazzo Estense. Una precocità che non si era mai registrata ma, evidentemente, la partita quanto mai aperta rispetto al passato, ha stimolato l’anticipazione delle candidature.
Il primo a scendere in campo è stato Alberto Steidl del Movimento 5 Stelle: 57 anni, architetto con lo studio fra viale Borri e via Gasparotto.
Visti i dati drammatici sull’aria di questo periodo, sta puntando la sua campagna attuale sul suo motto “Respira”, che contiene le proposte per ridurre notevolmente il traffico veicolare in città e, di conseguenza, l’inquinamento. Intanto è stato prorogato fino a metà gennaio il bando per la selezioni degli assessori del Movimento 5 stelle attraverso il sito www.varese5stelle.com/candidati.
Anche a destra ci si è mossi con ampio anticipo, presentando come candidato sindaco Francesco Marcello, sessant’anni, agente di commercio, rappresentante della lista formata dal Fronte nazionale per l’Italia e Riva destra.
Pronta anche la lista degli aspiranti consiglieri comunali mentre, come da tradizione della destra, i punti con cui si sta cercando di fare breccia nell’elettorato sono principalmente la famiglia e la sicurezza.
Certa anche la candidatura di Andrea Badoglio per Varese civica, una formazione che sta allargando il consenso attraverso incontri culturali e soprattutto sfruttando il canale di Facebook. Quarantacinque anni, intermediatore finanziario con le imprese e consulente per commercialisti e avvocati nel campo dell’accesso al credito e dei tassi di interesse, Badoglio potrebbe attrarre a sé anche altre componenti civiche. Si sta infatti discutendo di un eventuale accordo con Zona Franca Varese, altra compagine che ha detto di voler partecipare alle amministrative di primavera ma non ha ancora ufficializzato il suo ruolo.
Il centrosinistra ha trovato invece il suo candidato in Davide Galimberti, avvocato trentanovenne, vincitore delle Primarie in cui ha “rottamato” il decano del partito, l’onorevole Daniele Marantelli. Con il Partito democratico finora l’alleanza è ristretta al Comitato di Varese 2.0. L’idea è di ampliare la coalizione ma, se andando verso il centro potrebbe storcere il naso il gruppo guidato da Daniele Zanzi, la vittoria di Galimberti non ha di certo esaltato i gruppi cittadini della sinistra radicale che potrebbero presentarsi con un proprio candidato sindaco e non in un’alleanza.
E nel centrodestra? Quando ormai sembrava certa la candidatura di Stefano Malerba, ora sembra che il presidente del Rugby Varese possa essere superato da uno del tris di avvocati Carlo Piatti, Francesca Brianza (Lega Nord) e Luca Marsico (Forza Italia).
Che succederà? Di certo gli Azzurri e i leghisti, a cui sono legati anche Fratelli d’Italia e Lega nord, stavolta non potranno aspettare la vigilia delle elezioni ma, con tutte queste candidature già in campo, dovranno giocoforza dare un’accelerata. Mentre è ancora tutto da scoprire il ruolo del Nuovo centrodestra e dei neonati Bavaresi. Troveranno una quadra attorno a un nome?
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