VERSO IL PALIO
Velluto: «Pronto a tornare in pista»
Il fantino Dino Pes cambia giubba: correrà stavolta per Sant’Erasmo
«Bene, sto bene. Hai voglia quante volte sono caduto. Tranquilli, ho ripreso del tutto e sono pronto per il palio». A parlare è Dino Pes, il fantino andato giù da cavallo nelle fasi finali della seconda batteria delle corse a pelo di un mese e mezzo fa al centro ippico La Stella. Velluto, così viene chiamato nell’ambiente, non è tipo che si fa intimorire da queste cose. Professionale e generoso, appena il fisico gliel’ha concesso è tornato in sella. E si appresta ad affrontare questa ennesima avventura al palio di Legnano dove veste la casacca di Sant’Erasmo, dopo averlo visto per tanti anni con la giubba di San Domenico.
«Ho avuto questa proposta – spiega – e l’ho accettata volentieri. Mi si è aperta questa strada e voglio fare un bel percorso con questa contrada anche perché ho ricevuto subito un’ottima accoglienza, quindi ce la metterò tutto per fare bene». Non sarà facile perché il cast che scenderà in pista allo stadio Mari è, come sempre, molto qualificato. Ci sono i migliori fantini del momento. Sarà, quindi, una sfida tosta, una sfida vera, in cui nessuno vorrà mollare. Dino Pes è consapevole di tutto ciò. Per questo vuole presentarsi all’appuntamento nelle condizioni migliori. «Abbiamo dei cavalli nuovi – rivela – questo mi incuriosisce ancora di più. È importante l’affiatamento ma è ancora più importante quel che succederà il giorno della corsa. Prima si possono fare tanti discorsi ma tutto si decide solo la domenica».
Pragmatico e gran lavoratore, il fantino di origine sarde ma toscano d’adozione, è meticoloso nella preparazione della corsa, mai sopra le righe, sempre attento e disponibile. Doti che gli riconoscono anche i colleghi. Di tutti lui ha stima ma da nessuno vorrebbe mai farsi battere: «Noi diciamo che al palio non devi avere paura di nessuno ma guardarti da tutti, perché tutti vogliono arrivare pronti all’appuntamento».
L’attesa è già febbrile in contrada. A Sant’Erasmo c’è il nuovo maniero, a testimonianza del fermento e della voglia di investire che cresce attorno al palio. «Legnano è una piazza in crescita – afferma infatti Pes – esserci è un onore oltre che uno stimolo. Le mie precedenti esperienze mi fanno dire che qui funziona sempre tutto bene e mi auguro che sia così anche quest’anno». La vittoria gli manca dal 2013 quando tagliò il traguardo davanti a tutti per la contrada di San Domenico con il cavallo Guglielmino. Una gioia immensa per lui, una pagina da ricordare per sempre. «Non dimentico mai le vittorie – fa notare un giudiziosissimo Dino Pes – ma neppure i tanti sacrifici che si fanno in questa professione». Mestiere difficile quello del fantino, sempre sotto attacco e sempre costretto a dare il massimo. Il tutto però viene ripagato dalla soddisfazione del risultato. Così anche le cadute più rovinose vengono messe alle spalle. Proprio quello che si augura Velluto: da quella paura nelle corse a pelo, alla rinascita. Sperando, magari, di riportare il crocione nella contrada del corvo, a distanza di quattro anni dall’ultimo successo, quello di Giuseppe Zedde (Gingillo) nel 2014 in sella a Lecca Lecca: un nome, un programma.
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