LA MOSSA DEL LEGNANO
Paolillo lascia, Cappelletti subentra
Il patron ufficializza il proprio addio, ma alcuni dirigenti attuali resteranno. Giovedì assemblea dei soci. È davvero la svolta?
«Lascio il Legnano a una persona perbene». La famiglia Paolillo cede, pare, definitivamente la guida della società lilla, affidando le redini a Luigi Cappelletti. In una conferenza stampa tenutasi nella sede di via Palermo, patron Gaetano Paolillo, la figlia Vanessa, presidente dimissionaria, e il vicepresidente Simone Fraietta, hanno comunicato la loro decisione, oramai chiara da settimane: «Si chiude un ciclo di due anni», esordisce patron Paolillo, visibilmente emozionato e che ha voluto posare per le ultime foto con l’immagine della squadra in cui ha militato con lo stesso Cappelletti e allenata da Peo Maroso nella stagione della promozione in C1, 1982/83. «Lasciamo con un bilancio positivo per una società importante come il Legnano, specialmente rispetto alle condizioni in cui l’abbiamo trovata. Di questo periodo voglio portarmi via solo le cose belle: ringrazio tutti, specialmente Vanessa, l’unica della quale posso fidarmi, e i giocatori, con i quali mi scuso per non essergli stato vicino come avrei dovuto e che non si sono meritati di venire denigrati».
Una scelta inevitabile: «Da tempo – prosegue – mi mancava la gioia e il gusto di venire allo stadio». Poi, il futuro, che salvo colpi di scena sarà rappresentato da Luigi Cappelletti, assente alla conferenza e che diventerà presidente dopo l’assemblea dei soci di giovedì 9: «Ho aspettato la persona giusta – spiega Paolillo – perché non volevo lasciare a gente che non conoscevo e che mi ha creato dei dubbi. Conosco Cappelletti da molti anni e posso dire che è una persona seria. Lascio il Legnano in buone mani».
Bisognerà, quindi, capire quale sarà il progetto di Cappelletti, sul quale Paolillo non si sbilancia: «Gigi è da agosto che viene a vedere le partite e che voleva lavorare con me. L’avrei fatto volentieri, ma è stato meglio così. In questo modo, non è stato coinvolto e potrà ripartire da zero. Appena mi ha detto di essere disponibile, non ho potuto che essere contento. Non ho avuto bisogno di chiedergli altro, il resto lo spiegherà lui».
Dal 9, quindi, si capirà quale sarà il piano, se Cappelletti sarà solo un traghettatore o, insieme al direttore generale Pietro Mazzola e allo sponsor ADC Srl, si potrà ragionare in un’ottica di lungo periodo. Di certo, si tratta di una soluzione interna, dato che alcune figure dovrebbero restare, come Simone Fraietta: «Ho dato la mia disponibilità – spiega – deciderà il presidente». Probabile, quindi, che in questa fase di interregno parte del “vecchio” conviverà con il “nuovo”, per aiutare nella transizione fino al termine della stagione.
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