Papa
Papa in Azerbaijan: non perdo tempo, Spirito andò in periferia
Nel paese del Caucaso a maggioranza musulmana 700 cattolici
Roma, 2 ott. (askanews) - "Qualcuno può pensare che il papa perde tanto tempo: fare tanti chilometri di viaggio per visitare una piccola comunità di 700 persone in un paese di due milioni". Così il Papa, a braccio, si è rivolta ai cattolici dell'Azerbaijan, paese a maggioranza musulmano del Caucaso, alla fine della messa a Baku. "Eppure non una comunità uniforme, perché fra voi si parla azero, inglese, italiano, spagnolo, tante lingue, una comunità di periferia, il Papa in questo imita lo Spirito santo, anche lui è sceso dal cielo in una piccola comunità di periferia chiusa nel cenacolo, e a quella comunità con timore, si sentiva povera, perseguitata forse, si sentiva messa da parte, gli dà la forza, la parresia di andare avanti e proclamare il nome di Gesù. E le porte di quella comunità di Gerusalemme, che erano chiuse, per la paura o la vergogna, si spalancano, esce la forza dello spirito. Il Papa perde il tempo come lo ha perso lo Spirito santo in quel tempo".
"Soltanto due cose sono necessarie", ha detto ancora Francesco: "In quella comunità c'era la madre, non dimenticare la madre, e in quella comunità c'era la carità, l'amore fraterno che lo Spirito santo ha riversato in loro. Coraggio, avanti, go ahead, senza paura!", ha concluso il Papa tra gli applausi.
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