MACCAGNO
Paradossali parole dell’arte
Ha ancora senso parlare di «civiltà della parola» nel nostro mondo fatto di immagini e sincopate comunicazioni? Per il museo Parisi Valle di Maccagno è una priorità, tanto da realizzare una mostra a tre voci, quelle di Daniele Garzonio, Ferdinando Pagani e Antonio Piazza, impegnate a illustrare con la pittura le «Paradossali parole» su cui riflettere.
Oggi che la comunicazione scritta si affida per lo più a messaggi digitali e quella verbale a un lessico sempre più assottigliato, la curatrice Clara Castaldo ha invitato tre artisti assai diversi tra loro a mandarci inviti virtuosi per affinare la nostra capacità di restare nel mondo. Così l’immagine diventa parte preponderante, veicolo della parola, grazie alla «spiritualità dei colori di Pagani, alla plasticità multiforme dei rilievi di Piazza, fino alla ludica seriositàdei dipinti di Garzonio».
In ossequio forse al postulato dello scapigliato Giuseppe Rovani, che predicò l’unione delle tre arti, pittura, musica e letteratura, ecco che a latere della mostra sono previsti alcuni appuntamenti musicali, con inizio alle 16: domenica 5 marzo, con Enrico Penazzi al pianoforte e Achille Giglio al contrabbasso, e il 19 marzo con Paolo De Ceglie e Salvatore Arcadipane.
Presenti in mostra tre cataloghi monografici, con un’intervista inedita di Clara Castaldo. Che si è ispirata alle «Lezioni americane» di Italo Calvino: «Garzonio, Pagani e Piazza si trovano a ragionare - a posteriori - sul tema della semiotica e delle infinite declinazioni della parola e dell’alfabeto artistico e linguistico. Mi sembra infatti che a partire dai temi, dai percorsi di ricerca e dagli stessi titoli di molte opere di questi autori si possa dipanare un tentativo di ragionamento sulla forma, sul senso dell’operare creativo, sulla parola trasmessa nelle arti visive». La parola come cura contro la malattia della modernità, che ci propina «immondizia comunicativa» e rischia di ridurci a muti umanoidi dalle dita ipertrofiche.
«Paradossali parole» - Maccagno, museo Parisi Valle, via Giampaolo 1, fino al 26 marzo venerdì 14.30-18.30, sabato e domenica 10-12 e 14.30-18.30, gratuito.
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