BEACH VOLLEY
Passa lo straniero, ma è festa azzurra
Successo di belgi e ceche nelle finalissime nel primo Unet indoor challenge, ma il pubblico del PalaYamamay è tutto per Menegatti-Giombini e Ranghieri-Carambula
La prima edizione dell’Unet Beach Volleyball Indoor Challenge va in archivio con un buon successo di pubblico e la speranza che il torneo esibizione possa diventare un appuntamento fisso del periodo natalizio.
L’intensa due giorni che ha visto il trasformarsi in una suggestiva arena del beach volley ha attratto e soddisfatto un po’ tutti: gli addetti ai lavori che hanno potuto incontrarsi in una tavola rotonda grazie al convegno “Mind on sand” e i bambini delle scuole e degli oratori che hanno inaugurato il campo ricevendo i preziosi consigli di campionesse del calibro di Marta Menegatti, Laura Giombini e Agata Zuccarelli.
Da ultimo il pubblico accorso nel palazzetto di viale Gabardi che ha risposto con grande entusiasmo all’iniziativa realizzata da Unet Energia Italiana e Futura Volley in collaborazione con il Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare.
Un compito non certo semplice quello di trasformare una struttura perfetta per la pallavolo indoor in una sorta di spiaggia al coperto tanto che i lavori di sistemazione della sabbia sono terminati in grande ritardo rispetto ai piani della vigilia con gli 8 addetti che hanno finito di allestire il campo mezz’ora prima dell’arrivo dei 200 bambini.
Una macchina organizzativa messa quindi a dura prova ma che è riuscita a superare ogni difficoltà facendo a tutti gli appassionati di beach volley un meraviglioso regalo di fine anno.
Le tre coppie azzurre reduci dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro hanno saputo catturare - ognuno a proprio modo - le attenzioni del pubblico e sono in tanti ad aver portato a casa un ricordo prezioso: chi una foto, chi un saluto, chi un pallone o una maglietta autografata. Con le pallette di Lupo e i missili di Nicolai, la coppia d’argento ha chiuso la manifestazione al terzo posto imponendosi su Strasser e Huber. L’ovazione finale sul punto di chiusura di Nicolai ha strappato un gran sorriso all’atleta classe ’88 nativo di Ortona che ha poi ringraziato il pubblico togliendosi il berretto e facendo un inchino.
È poi toccato alle vere e proprie beniamine degli spettatori del Pala, Marta Menegatti e Laura Giombini, scendere sulla sabbia per la finalissima. L’energia e l’esultanza della coppia di more, unite alle grandi giocate tecniche, hanno saputo esaltare i 1.500 presenti che non hanno perso occasione per incoraggiarle con applausi ritmati una volta scivolate sotto 4-8 nel primo set.
Promessa mantenuta quella fatta da Menegatti alla vigilia del torneo, con la giocatrice veneta che aveva assicurato grande spettacolo; ma le ceche Slukova ed Hermannova si sono rivelate due ossi duri e nonostante il recupero sul 9-9 sono nuovamente loro ad allungare fino al 14-21. Quando sul maxi-schermo (sapientemente gestito dal d.g. della Uyba Enzo Barbaro) appaiono le immagini del campo riprese dall’alto della telecamera posta sui tralicci sono le azzurre a piazzare un gran break di 7-1 che ribalta le sorti del secondo parziale (dal 9-12 al 16-13). Il terzo set è proprietà delle ceche ma per Menegatti e Giombini il consenso è pressoché totale, con le due ragazze che faticano a lasciare il campo prese d’assalto dal pubblico. L’inno di Mameli ritmato a suon di battiti di mano introduce la finalissima maschile: Carambula e i suoi occhiali da sole sono in palla, la skyball un po’ meno (due tentativi entrambi finiti out e battuta non più riproposta mentre nella semifinale l’azzurro aveva deliziato più volte il pubblico) ma è la coppia belga a far vedere autentiche meraviglie e ad aggiudicarsi la vittoria con un netto 2-0. L’ultima istantanea è quella della cerimonia di premiazione che ritarda a prendere il via, con i protagonisti della serata ancora una volta assaliti dal pubblico e con Mr Skyball che saluta Busto Arsizio regalando la medaglia ricevuta a una delle bimbe del servizio raccatta-palle.
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