L.elettorale
Pd verso documento su revisione Italicum.Cuperlo:Renzi si impegni
Bersaniani vanno in pressing negativo: "Sono solo chiacchiere"
Roma, 27 ott. (askanews) - La trattativa nel Pd sulla modifica dell'Italicum prosegue e, a questo punto, l'accordo sembra a un passo, anche se rischia di essere un accordo che divide la minoranza. Gianni Cuperlo, che siede al tavolo anche per conto dei bersaniani, ha chiesto esplicitamente a Lorenzo Guerini, ai capigruppo e a Matteo Orfini di lavorare per un'intesa "di tutto il Pd", ma gli uomini vicini all'ex segretario continuano a parlare di una commissione che non serve a niente. Il lavoro però prosegue e un'altra delle richieste di Cuperlo è che sia lo stesso Matteo Renzi a "mettere la faccia" sul testo che uscirà dalla commissione Pd.
Nel merito, l'ex presidente Pd vorrebbe una vera e propria proposta di legge da incardinare in commissione Affari costituzionali, ma non chiude la porta a soluzioni che siano di pari efficacia, come un voto in direzione Pd su un documento fatto proprio da Renzi.
I punti-cardine della proposta dovrebbero essere almeno tre: superamento del sistema dei capilista bloccati con un meccanismo che consenta all'elettore di scegliere il Parlamentare (i collegi uninominali); via le multicandidature; interventi sul premio di maggioranza, valutando la possibilità di assegnarlo alla coalizione e non più alla lista e, soprattutto, ragionando su come evitare una sproporzione eccessiva tra voti presi e seggi ottenuti. Su questo ultimo punto, in particolare, si ragiona. In ballo c'è il dilemma ballottaggio-turno unico, ma vengono esplorati anche correttivi che mantengano il doppio turno, aggiungendo però una soglia minima per accedervi.
Il vero scoglio, però, sembra essere soprattutto politico.
Cuperlo vorrebbe evitare una divisione della minoranza e lo stesso Guerini, raccontano, nei giorni scorsi ha cercato Pier Luigi Bersani per provare smussare gli angoli. Una mossa compiuta più per dimostrare a Cuperlo che non si è lavorato per dividere, dal momento che Renzi e i suoi considerano ormai non modificabile la posizione dell'ex segretario. Gli stessi uomini a lui vicini, del resto, sono drastici: "Questa commissione non serve, sono solo chiacchiere. Non è certo un documento del Pd che cambia la legge elettorale. Il dato è che il 4 dicembre si voterà con l'Italicum in vigore e se Renzi vince...".
Una chiusura che Cuperlo non vuole considerare definitiva. L'ex presidente Pd non ha ancora dato il suo ok, vuole vedere la conclusione del lavoro e, come detto, chiede soprattutto che Renzi faccia proprio il documento che verrà prodotto. Ma dall'altro fronte sembrano intenzionati ad accogliere le sue richieste: "Saremmo cretini se creassimo le condizioni per fare dire di no a Cuperlo...". L'appuntamento è fissato per metà della prossima settimana.
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