IL PROCESSO
Peculato, condannata dipendente comunale
Avrebbe sottratto in totale 8.900 euro versati dai cittadini per carte d’identità, autentiche di firme, pratiche di separazione e divorzio. La sentenza: 2 anni e 20 giorni, più risarcimento
È stata condannata a 2 anni e 20 giorni per peculato. La sentenza, al termine del processo con rito abbreviato, è stat pronunciata nei confronti della responsabile dei Servizi demografici del Comune di Cannobio. L’imputata dovrà anche risarcire il municipio costituitosi parte civile al processo, con una somma di 8900 euro. Secondo l’accusa, l’imputata, nel suo ruolo di pubblico ufficiale, in diversi periodi, tra il 2012 e il 2016, si sarebbe appropriata di parte delle somme versate dai cittadini come diritti di segreteria per i numeri civici, pratiche di separazione e divorzio, copie di carta di identità e certificati, autentiche di firme sui trapassi delle auto, per un totale pari alla somma indicata per il risarcimento. La dipendente è attualmente sospesa. Gli avvocati difensori annunciano il ricorso in Appello.
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