PEDEMONTANA
"Pedaggio sì, ma finitela"
L'arteria che collegherà Varese con Bergamo è molto importante per le imprese locali. Il presidente di Camera di Commercio Renato Scapolan è chiaro: "Va bene al pagamento, purché i lavori si concludano al più presto"
Sono quarant’anni che imprenditori e operatori economici della provincia di Varese aspettano la Pedemontana. E ora, saputo che la società ha deciso di fare pagare il pedaggio dal primo novembre, avanzano una sola richiesta: almeno che sia finita in modo che si possa arrivare da Varese a Bergamo in tempi ragionevoli.
A farsi portavoce della Varese che produce, è Renato Scapolan, presidente della Camera di Commercio di Varese. «Diciamo subito una cosa - commenta al suo rientro da una missione in Cina il presidente - noi siamo anche disposti a pagare ma a una condizione: l’autostrada va finita. Bisogna poter arrivare fino a Bergamo». Lo stesso Scapolan sottolinea ancora una volta l’estrema importanza della nuova arteria. «La nostra autostrada A8 , lo sappiamo tutti, è un inferno quotidiano - spiega - code, disagi e tempi di percorrenza lunghissimi sono all’ordine del giorno. Per le aziende, tutto ciò significa perdita di tempo e di consguenza anche di denaro. Avere un collegamento autostradale alternativo per il nostro territorio è indispensabile. Non solo. La nuova Pedemontana è una arteria indispensabile anche per tutto il sistema di mobilità della Lombardia. Non si può rischiare di lasciarla incompiuta. Io sono ottimista ma vorrei poter vedere tutto con i miei occhi».
L’ottimismo di Scapolan trova basi solide nelle intenzioni di regione Lombardia e del suo presidente Roberto Maroni, che in più occasioni e proprio dai cantieri dell’autostrada ha ribadito la volontà di andare fino in fondo. Il punto interrogativo, ovviamente, viene dalle risorse. Le casse di Autostrada Pedemontana Lombarda non sono così ricche di liquidità. Di qui l’introduzione del pedaggio, che dovrebbe, appunto, andare a finanziare i lavori in corso.
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