LA PROTESTA
Pendolari, di male in peggio
A un mese dall'inaugurazione di Expo la situazione di chi viaggia quotidianamente per lavoro e studio non fa alcun progresso. Treni in ritardo, vecchi e con poche carrozze: quelli di ultima generazione sono tutti dirottati verso l'esposizione universale
Meno cinque: dopo un mese di Expo per i pendolari legnanesi il conto alla rovescia è già iniziato. La situazione che da un mese a questa parte sta vivendo chi sale sui treni alle stazioni di Legnano, Canegrate, Parabiago e Vanzago in direzione del capoluogo non si è rivelata così rosea come pareva dalle promesse di Trenord. Lo slogan diceva "un treno ogni tre minuti"; i pendolari rispondono che la qualità dei viaggi, che già prima non era eccelsa, si è ulteriormente abbassata. "E’ inutile citare dati, che già Trenord conosce e utilizza a suo piacimento – ha dichiarato il portavoce del comitato Milano–Gallarate, Raffaele Specchia – Il punto è che purtroppo in questi mesi la struttura messa in piedi da Trenord non si è rivelata adeguata". E così un giorno viene soppresso un treno, l’indomani un impianto si guasta, il giorno successivo sembra che tutto vada bene ma ci sono dei rallentamenti. Un viaggio in santa pace pare essere un lusso: "I treni suburbani arrivano mediamente puntuali – continua la nota del comitato – questo perché il dato del ritardo viene misurato nelle stazioni di destinazione. Sappiamo tutti che la sera da Porta Garibaldi fino a Gallarate è un disastro". La conseguenza è ovviamente che si arriva a destinazione in ritardo, perché i treni partono, rallentano e poi si fermano nelle stazioni per più di quello che dovrebbero, senza motivazioni apparenti, tanto che per il pendolare medio è diventata una costante arrivare in ritardo se va bene di cinque minuti, altrimenti dai 15 fino ai 25 minuti. "Non esiste solo Expo – si sfogano i pendolari –. Con grande amarezza notiamo che vengono usati dei materiali rotabili indecenti sulla Milano – Luino, mentre chiaramente i treni di nuova generazione vengono dirottati sulla tratta di Expo. Noi stiamo ancora aspettando i Coradia di ultima generazione".
Non manca, ovviamente, la preoccupazione per quello che accadrà nei mesi estivi. Visto che ad oggi treni viaggiano con meno carrozze di quelle promesse, chi viaggia spera che a metà giugno i treni del passante S5 possano presentarsi con almeno otto carrozze, ovvero un numero adeguato a trasportare la fiumana di persone che come è facile prevedere arriveranno all’Expo. "Speriamo che Trenord mantenga la promessa sulla composizione dei convogli – concludono i pendolari – Era un obiettivo per Expo, non vorremmo che finisse l’evento e le 8 carrozze arrivassero a novembre".
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