L’OMICIDIO
Pensionata uccisa in casa
Giallo a Rho: il corpo straziato dell’anziana è stato trovato dalla figlia
Una persona «socievole, tranquilla, che parlava con tutti e amava fare passeggiate».
Così vicini di casa e amici hanno descritto agli investigatori, che indagano per omicidio, Antonietta Migliorati, vedova e pensionata di 73 anni trovata morta l’altra sera con più ferite da arma da taglio al collo e alla gola nel bagno dell’appartamento in cui viveva da sola in una palazzina a Rho. A scoprire il cadavere a terra in una pozza di sangue è stata la figlia cinquantenne che non riusciva a contattarla dal tardo pomeriggio.
È stata sempre la donna a raccontare ai carabinieri, che lavorano per risolvere quello che al momento appare come un giallo, che la madre lasciava spesso la porta di casa socchiusa.
Tanto che la figlia, come ha riferito, non si è stupita quando, arrivata nell’abitazione di via Belvedere verso le 21 e non avendo ottenuto risposta al telefono fisso e al cellulare dalle 18, ha trovato l’uscio accostato.
Un’abitudine dell’anziana soprattutto estiva, quella di tenere la porta un po’ aperta per far passare aria, confermata a verbale anche dai vicini di casa.
Il corpo della pensionata, che aveva anche un figlio che vive in Valtellina, è stato trovato con i vestiti addosso (un abbigliamento da casa ma decoroso) in posizione supina.
Nessun segno di trascinamento nell’appartamento e quindi la donna sarebbe stata uccisa nel bagno.
Gli investigatori sono convinti che si tratti di omicidio anche perché l’arma che ha provocato le ferite, di taglio e di punta, non è stata trovata.
I carabinieri di Rho e del Nucleo investigativo di Monza, coordinati dal pm di Milano Antonio Cristillo, hanno ascoltato numerosi testimoni, stanno visionando le telecamere della zona e analizzando il cellulare della vittima per capire quali frequentazioni avesse, anche se al momento la fotografia che emerge è quella di un’anziana autosufficiente, senza problemi o questioni economiche aperte e che si occupava di figli e nipoti.
Una donna che, come hanno raccontato alcuni amici, andava anche a fare ogni tanto delle passeggiate in comitiva con coetanei.
Allo stato, tra l’altro, risulta che dalla casa, un piccolo appartamento con poco distanza tra ingresso e bagno, non sarebbe stato portato via nulla. L’abitazione è stata trovata in ordine senza segni di colluttazione o di una rapina. La figlia, tra l’altro, sentiva quotidianamente la madre e ha raccontato di averle parlato per l’ultima volta nella tarda mattinata di ieri, venerdì 18 agosto.
Dall’autopsia, già disposta, potrebbero venire a galla elementi utili sulle ferite che hanno causato la morte, sull’ora del decesso e sulla presenza di eventuali altri segni di violenza, non riscontrati dalle prime analisi.
Nel frattempo il sindaco di Rho, Pietro Romano, ha voluto esprimere «un sincero e profondo cordoglio alla figlia e a tutta la sua famiglia, che stanno vivendo un momento drammatico».
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