INFERMIERI
Per dieci posti 2.700 domande
L’ospedale offre tre anni di contratto. La Uil: «Serve personale subito»
Ben 2.700 domande per dieci posti di infermieri a tempo determinato, «Ma l’ospedale di Saronno ha bisogno di infermieri e operatori socio sanitari subito», sottolinea Daniele Ballabio, responsabile provinciale Uil.
«L’azienda sanitaria - spiega Ballabio - ha bandito due bandi: uno di mobilità per infermieri già assunti in altri ospedali, e in questo caso i posti sono dieci ed è arrivata una quarantina di domande; un secondo per dieci assunzioni a tempo determinato, con contratto di tre anni, per il quale, da quel che ci risulta, si sono fatte avanti 2.700 persone. Non c’è invece ancora nulla per gli operatori socio sanitari, pur se questo bando era stato annunciato come imminente ormai più di un mese fa al tavolo delle trattative».
Il timore del responsabile sindacale è che i tempi finiscano per dilatarsi prima che qualcuno dei nuovi operatori possa effettivamente prendere servizio; per quanto riguarda la mobilità l’ostacolo è che le realtà sanitarie dove lavorano adesso gli infermieri diano il proprio via libera, un passaggio necessario per effettuare il trasferimento.
«Temiamo che prima che i contratti possano diventare operativi passerà tutta l’estate, mentre invece per gli operatori socio sanitari le cose potrebbero andare ancora più in là, tanto che non vorremmo che si arrivi addirittura al 2018 - prosegue Ballabio - Intanto tra cessazioni, dimissioni, ferie il sistema sanitario locale sarà di fatto sottoposto a uno stress notevole e, se non si troveranno immediate soluzioni, rischierà di trovarsi in difficoltà, anche perché quella con cui siamo alle prese è una situazione che si trascina ormai da tempo».
Il suggerimento rivolto dal sindacalista alla direzione dell’azienda sanitaria è di iniziare a lavorare sin d’ora a una strategia per affrontare una volta per tutte i problemi sul tappeto.
«Abbiamo l’impressione che sul piano sanitario ci sia al momento ancora poco lavoro di programmazione a medio/lungo periodo e si operi invece alla giornata - si lamenta Ballabio - tutto ciò può essere causa di falle che, con l’andare del tempo, temiamo diventeranno irrecuperabili. Ad esempio, per un infermiere che oggi si dimette, il suo sostituto viene chiamato solo dopo che il posto è effettivamente libero, ammesso di avere graduatorie attive, che a oggi non ci sono. Il risultato, se va bene, è che il sostituto arriverà almeno 3/4 mesi dopo. È evidente che così non va e che bisogna trovare al più presto un rimedio: l’ospedale di Saronno è una realtà sanitaria di tale importanza che non si può permettere di subire ulteriori ridimensionamenti».
© Riproduzione Riservata