LA PROVOCAZIONE
«Per levare le erbacce ci vuole la laurea?»
Pinciroli: gli stradini non possono farlo, ci penso io
«Chi svuota i cestini non raccoglie le erbacce e il degrado rimane. Se per strappare ciuffi d’erba serve una laurea, ci penso io. Visto che mi sono laureato, lo posso fare».
E via, uno strattone a quelle piantine che, complice il caldo, sono sbucate dai gradini della basilica di San Giovanni Battista.
È domenica mattina, 6 agosto. La provocazione di Livio Pinciroli si declina sotto gli occhi del vicesindaco, e compagno di partito nella Lega Nord, Stefano Ferrario, e di quanti entrano nella chiesa per la messa.
Il consigliere comunale chiarisce il suo punto di vista.
«Il Comune ha ben presente il problema e lo sta affrontando. Io mi chiedo soltanto come mai i netturbini che svuotano i cestini dei rifiuti e raccolgono la carta sparsa per terra non possano strappare le erbacce in centro e ovunque. Pare che non ne abbiano la qualifica, che serva un attestato. Se una laurea è sufficiente, allora provvedo io...».
Il problema è decisamente curioso: se per cancellare l’incuria da gradini e marciapiedi serve una precisa attestazione, allora le cose si complicano. L’igiene urbana è in capo ad Agesp ed è dalla società che Ferrario attende chiarimenti.
«Il problema non è amministrativo, ma burocratico, perciò ho scelto di compiere una provocazione nel cuore della città», chiarisce Pinciroli.
Lunedì 7 agosto, il consigliere lumbard ha notato la stessa situazione sui gradini delle scuole di via Dante Alighieri.
«Vale su tutto il territorio cittadino: a mio avviso non guasterebbe se chi raccoglie mozziconi e svuota cestini strappasse anche l’erba. Ma pare una cosa complicata».
Stefano Ferrario conferma la volontà di fare chiarezza. Intanto, ha avviato una verifica dello stato dei marciapiedi.
«Ci sono parecchi campi coltivati - precisa - che sono tenuti benissimo, ai margini però è terra di nessuno e cresce di tutto. In realtà, un’ordinanza prevede che chi coltiva campi debba tenere pulito anche il perimetro».
Da oggi, martedì 8 agosto, la sezione della polizia locale deputata al controllo del verde farà la sua parte, senza dare multe per il momento ma prendendo contatti con quanti si occupano dei terreni.
«Se l’erba deborda sui marciapiedi, devono provvedere - continua il vicesindaco -. È un primo passo per sistemare tutto».
Questa mattina all’Agesp s’è tenuta una riunione per affrontare la questione elaborando uno specifico piano di controlli.
«Lavoriamo con le partecipate per arrivare a una soluzione definitiva».
E l’erba che sbuca dai gradini?
«Sono due cose differenti, chi gestisce i cestini ha un compito, il verde è un’altra cosa. Cerchiamo una modalità che permetta di evitare di avere cespugli davanti alle scuole e sui marciapiedi. Il tutto tenendo conto che Busto annovera 300 chilometri di strade e sono tante. Il caldo non ha aiutato, anche perché il diserbante in queste condizioni non lavora in modo corretto».
Anche per la pista ciclabile di viale Gabardi si sta provvedendo. La presidente di Agesp Silvia Gatti ha preso a cuore la faccenda.
«Siamo in sinergia e abbiamo presenti i problemi - chiarisce Ferrario -
Troveremo una soluzione al più presto».
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