LA PROTESTA
Pericolo sulla pista ciclabile
«Coprite quella grossa buca, è lì da una settimana nonostante la mia segnalazione alla polizia locale»
«Se penso al pericolo corso una decina di giorni fa dal mio nipotino, mi si stringe il cuore. Ma soprattutto è l’ idea che qualche altro bambino possa cadere in quella insidiosa buca che si è aperta sulla ciclabile alla Schiranna, che mi toglie ogni notte il sonno. Perché, nonostante io lo abbia segnalato subito, il problema non è stato risolto: la buca è lì, seminascosta e pericolosissima».
Maria Genco Russo è veramente preoccupata. E arrabbiata. «Dieci giorni fa - racconta - stavo facendo una passeggiata col mio nipotino sulla ciclabile. Improvvisamente mi sono resa conto della presenza di una buca larga almeno mezzo metro e molto profonda, che avrebbe potuto “inghiottire” il mio piccolino. Ho evitato il peggio per un soffio e, veramente spaventata, ho subito avvertito la polizia locale di Varese. Sono stati gentilissimi, mi hanno chiesto di indicare le coordinate del luogo e mi hanno detto che avrebbero provveduto, tranquillizzandomi»
«Immaginabili quindi la mia sorpresa e il mio disappunto - prosegue - quando l’altro giorno sono tornata sulla ciclabile e mi sono accorta con sgomento che la buca non solo non era stata coperta, ma che non era stato neppure messo alcun cartello per segnalare il pericolo. Possibile?»
Da qui l’idea di rivolgersi alla Prealpina per allertare pedoni e ciclisti. In attesa che vengano ripristinate le condizioni di sicurezza.
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