Petrolio
Petrolio aggrava cali, Wti minaccia di tornare sotto 30 dollari
Segnali rallentamento economia e vacilla ipotesi taglio offerta
Roma, 2 feb. (askanews) - Si accentuano i nuovi cali dei prezzi del petrolio, con il barile di West Texas Intermediate che minaccia di ricascare sotto la soglia psicologica dei 30 dollari. Pesano sia i nuovi segnali di indebolimento della crescita, giunti dalle indagini sulle imprese di Cina, Europa e stati uniti, una dinamica che lascia presagire una domanda di oro nero moderata; sia il ridimensionarsi delle attese su un taglio coordinato dell'offerta da parte di Opec ed esportatori non appartenenti al cartello, Russia in testa.
Questo a dispetto dei segnali appena ribaditi dalla Russia di discutere di una mossa coordinata.
Ma alcuni analisti esprimono scetticismo sull'efficacia stessa di una manovra simile, indipendentemente dalle probabilità che si realizzi. Perché l'eventuale spinta al rialzo sui prezzi, rilevano ad esempio dalla banca d'affari Goldman Sachs, sarebbe solo la premessa per un ritorno delle esportazioni appena auto limitate dai produttori.
Nel pomeriggio il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord, cala di 1,50 dollari a quota 32,74 dollari. I futures in prima consegna sul Wti cedono 1,24 dollari a 30,38 dollari al barile.
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