MERCOLEDI 18 NOVEMBRE
Philippe Daverio al Sacro Monte
Mercoledì 18 novembre al Sacro Monte di Varese c’è un ospite di quelli che non passano inosservati: è Philippe Daverio, eccentrico e popolare studioso di storia dell’arte che ha studiato alla Scuola europea di Varese, città di origine della sua famiglia: alle ore 18 visita la mostra «La memoria del presente» al Centro culturale Augusto Caravati, il Camponovo. Raggiunto al telefono racconta: «Sono uno specialista tecnico del Sacro Monte e lo spazio del Camponovo è bellissimo e meriterebbe attenzione maggiore di quella che di solito ha.
Il Sacro Monte dal punto di vista museologico è la più importante collezione di sculture della Controriforma al mondo, non è un solo un presepe sulla collina, un luogo di culto, un bel paesaggio. La sua storia parte dalla scoperta del sarcofago Ludovisi nel 1621 a Roma: Federico Borromeo era nella capitale lì per il conclave e ci tornò1623 per l’elezione successiva, riportando con sé al ritorno quelle immagini del sarcofago che segnavano l’inizio di una mutazione estetica che avrebbe influenzato le sculture del Sacro Monte».
Philippe Daverio, parlerà di questi e altri aspetti del Sacro Monte nel suo intervento di mercoledì. La mostra, organizzata da Nagy Levente, ospita opere degli ungheresi Szabo Tamàs, Victor Vasarely, Kecskés Andràs e Otvos Zoltàn, a conclusione di un percorso di collaborazione con Budapest sostenuto da Expo. Nei prossimi mesi arriveranno invece artisti polacchi e nella primavera 2016 un gruppo di pittori di San Pietroburgo.
«La memoria del presente» - Al Sacro Monte di Varese, Centro culturale Augusto Caravati-Camponovo, fino al 6 dicembre da mercoledì a domenica ore 10-18.
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