IL CASO
Piazza Repubblica, aria di scontro
Maroni: «L’accordo di programma non si può cambiare». Galimberti: «Iniziamo almeno con caserma e piazza»
Maroni spezza il silenzio, Galimberti torna alla carica. Il futuro di piazza Repubblica si conferma incerto. «L’accordo di programma non è un gioco. È un contratto fra più parti che indica quali sono gli interventi, anche da realizzare in fasi successive. E nel caso di piazza Repubblica gli interventi sono chiari: riqualificazione dell’ex caserma e della piazza, nuovo teatro e sistemazione del compendio universitario. Se si vuole cambiare qualcosa, bisogna cambiare il contratto. Mi meravigliano quindi la leggerezza e la superficialità della nuova amministrazione comunale di Varese che pensa di operare da subito sull’ex caserma e sulla piazza, cancellando tutto il resto». Parole nette e dure, quelle del presidente Roberto Maroni, che attacca frontalmente la giunta dell sindaco Davide Galimberti, il quale, praticamente in contemporanea con le esternazioni del numero 1 di Palazzo Lombardia, ha affidato a una lettera aperta l’appello-invito del Comune di Varese: «Faccio seguito alla mia del 7 ottobre ed alle sollecitazioni verbali, per ribadire nuovamente - stante la stipula dell’Accordo di programma da quasi due anni e l’assenza, ad oggi, di alcun segno tangibile dell’intervento ipotizzato sul comparto - la necessità e l’urgenza di convocare al più presto, e comunque entro e non oltre il 2 dicembre, una seduta del Collegio di Vigilanza affinché almeno gli interventi su caserma e piazza possano essere realizzati con celerità».
Scontro senza confini comune-Regione, dunque? Di certo da una parte c’è la legittima richiesta di Palazzo Estense di dare attuazione almeno a una parte degli interventi che possano contribuire all’eliminazione della principale sacca di degrado in città, dall’altra l’altrettanto legittima puntualizzazione di Maroni sull’impossibilità di stralciare il teatro e andare avanti col “resto” dell’accordo. E intanto Varese si chiede cosa ne sarà di quel quadrilatero sempre più preda del degrado - sia pure in presenza di una riduzione del numero dei reati registrata negli ultimi 9 mesi, ndr - che dovrebbe invece essere uno dei principali biglietti da visita della città.
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