Pil
Pil, Istat: dato 2015 è +0,8% considerando giorni lavorativi
Stima +0,7% depurata e non confrontabile con previsioni governo
Roma, 5 dic. (askanews) - La previsione di una crescita del Pil dello 0,7% per il 2015 è depurata dagli effetti di calendario e quindi non confrontabile con quella di +0,9% formulata dal governo. Lo precisa l'Istat spiegando che il dato grezzo della crescita del prodotto interno lordo di quest'anno è di +0,8% per i tre giorni lavorativi in più rispetto al 2014.
In una nota l'Istituto di statistica precisa che: "Come indicato nella Nota diffusa ieri dall'Istat la previsione della variazione del Pil nel quarto trimestre 2015 e' calcolata su dati depurati degli effetti stagionali e di calendario (questo ultimo definito anche effetto del numero di giorni lavorativi)".
"Per tale motivo - prosegue l'Istat - la stima di una crescita media annua dello 0,7% nel 2015 non e' immediatamente confrontabile con la previsione formulata dal governo, pari a +0,9%, come invece messo in evidenza dalla stampa di oggi".
"La stima consuntiva della variazione del Pil annuale nel 2015 - si ricorda nella nota - sara' diffusa dall'Istat il prossimo 1 marzo. Tale stima e' compilata considerando gli aggregati effettivi, indipendentemente dal diverso numero di giorni lavorativi presenti nell'anno. In altri termini, essa non e' corretta per gli effetti di calendario. In particolare, un numero di giorni lavorativi maggiore (nel 2015 se ne riscontrano 3 in piu' rispetto al 2014) ha un impatto positivo sul Pil".
Quindi, prosegue ancora l'Istituto, "sulla base delle regolarita' empiriche registrate in serie storica si puo' stimare che 3 giorni in piu' abbiano un effetto al rialzo dell'ordine di +0,1 punti percentuali. Da questo punto di vista, si puo' considerare che la previsione, diffusa ieri, di una crescita annua dello 0,7% riferita ai dati trimestrali equivarrebbe a una stima dello 0,8% in termini di variazione Pil annuale non corretto per gli effetti calendario detto PIL grezzo".
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