IL CASO
Posta in ritardo. «Ora va meglio»
All’incontro con i sindaci, il referente per il recapito assicura «che la situazione si sta normalizzando». La Provincia: «Monitoriamo»
«I problemi che si sono verificati nei mesi di luglio e agosto sono dovuti a temporanee difficoltà legate all’individuazione del personale nel periodo estivo. Attualmente la situazione si sta normalizzando». Così Gabriele Marocchi, responsabile regionale del recapito di Poste italiane, ha spiegato oggi, 19 settembre, le cause dei disservizi che hanno scatenato le proteste di numerosi sindaci del Varesotto. Si è riunito all’Ufficio territoriale regionale (Utr) di viale Belforte il tavolo provinciale per discutere appunto dei disagi legati al recapito postale. All’incontro al Pirellino hanno partecipato, oltre al referente regionale di Poste italiane, una ventina di sindaci, il sottosegretario di Regione Lombardia Daniele Nava, la responsabile del recapito per la provincia di Varese, Alessandra Laghi, i referenti dell’Utr Augusto Conti e Ferruccio Maruca, e il consigliere provinciale Paolo Bertocchi.
«Le maggiori criticità riguardano la consegna della corrispondenza e le eccessive code agli sportelli - ha spiegato Bertocchi -. Abbiamo chiesto a Poste italiane un intervento puntuale e tempestivo per riportare la situazione alla normalità. Inoltre abbiamo chiesto la disponibilità alla nuova responsabile del recapito provinciale di avere una linea diretta con i sindaci per poter affrontare in maniera concreta e rapida le criticità. Ovviamente per noi questo incontro non è risolutivo: continueremo a lavorare fianco a fianco con i sindaci e cittadini fino a che il servizio di Poste Italiane non raggiungerà standard adeguati a un territorio come il nostro». Il sottosegretario regionale Nava: «Regione Lombardia continua il costante monitoraggio e l’azione propositiva, in sinergia con Poste Italiane e in raccordo con la Provincia di Varese e i Comuni».
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