LA PROTESTA
Posta lumaca, gli staccano il gas
La disavventura di alcuni anziani gorlesi per la consegna ritardata. Ed è rivolta
Residenti in rivolta: ancora una volta sotto i riflettori la mancata consegna della corrispondenza. Sono emersi almeno due casi, legati a persone anziane che si sono viste staccare la fornitura di gas: così i cittadini si sono rivolti al sindaco Pietro Zappamiglio sui social.
Un problema che pare sia diffuso anche nella vicina Gorla Minore. Perché? Stando a quanto denunciato dai cittadini, pare che le bollette non siano arrivate a destinazione e dunque non sono state pagate. E così, il fornitore del gas ha chiuso i contatori. «Non abbiamo pagato le bollette perché non sono mai state recapitate», sbottano da una delle famiglie coinvolte. «Ora mia madre deve pagare 110 euro per far riallacciare il contatore». Una situazione spiacevole, soprattutto se coinvolge gli anziani. Così i cittadini, leggendo la segnalazione al sindaco si sono scatenati rendendo pubblici i disagi: «Ho risolto facendo addebitare le bollette in banca, in modo che non ci siano ritardi o altri problemi. Anche perché spesso la corrispondenza mi arriva con bollette scadute. Spesso sono i vicini a riportarmi la posta», spiega una donna. E i casi emersi sono molteplici: una residente denuncia una raccomandata spedita il 23 agosto e consegnata il 20 settembre, così come una lettera spedita da Roma il 13 agosto e recapitata il 5 ottobre. Poi c’è lo scambio di corrispondenza: in molti si improvvisano postini recapitando ai vicini le lettere. E i ritardi non riguardano ovviamente solo il pagamento del metano, ma anche del telefono e dell’elettricità: «Attendevo che mi arrivassero a casa dei bollettini per fare pagamenti importanti: non si sono mai visti», aggiunge una residente.
Il sindaco ha preso nota delle numerose segnalazioni: «Verificherò tutto al più presto».
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