L'EMERGENZA
Povertà, servono sempre più pasti
L'assessore Cislaghi di fronte alle richieste sempre più numerose: "Forse nell'immediato è meglio accantonare il progetto del dormitorio e rivolgersi alle richieste più immediate"
«Credo che le condizioni politiche per realizzare ora il dormitorio accanto alla stazione non ci siano. Forse sarebbe più utile destinare ad altri bisogni i 25mila euro che i Lions sono pronti a investire».
Mario Cislaghi, assessore ai Servizi Sociali, ha una novità da proporre all’Associazione Tosi Ravera e al suo presidente Franco Mazzucchelli. Il quadro delle emergenze emerso in questi mesi di avvio dei dodici posti letto nell’area ex Hupac hanno portato a questo convincimento. «Nei prossimi giorni intendo convocare la rete che è nata per dare assistenza ai clochard, anche i Lions sono compresi - spiega Cislaghi - In estate ho fatto avere a ogni realtà la bozza di regolamento per gestire gli spazi accanto a piazza Volontari della Libertà: si indicano orari, modalità di accesso, si cercano strade per garantire il ricambio di presenze per non offrire aiuto sempre e soltanto alle stesse dodici persone. Inoltre, si vuole evitare che arrivino personaggi poco desiderabili, più pronti a fare confusione che a rispettare gli spazi e le altre persone».
I posti rimangono quelli attivati l’inverno scorso, ovvero dodici, come i letti. Purtroppo, al momento c’è spazio soltanto per gli uomini, non essendoci stanze separate per accogliere le donne, che comunque non mancano. «Il problema - chiarisce l’assessore - è che negli ultimi mesi abbiamo contato oltre quaranta persone che vengono a chiedere pasti caldi alla sera. L’aumento di richieste va gestito, da qui l’idea di chiedere a Mazzucchelli di convogliare i fondi disponibili sugli aiuti a tutta questa gente e ad altri, rimandando l’idea di un dormitorio più strutturato. So che questo progetto è nei loro desideri da tempo, ma credo occorra valutare le istanze emergenti».
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