IL PROGETTO
Presto i 30 all’ora nelle strade pericolose
L’intenzione è annunciata dal vicesindaco e assessore Zanzi: «Sarà un provvedimento impopolare, ma è indispensabile per evitare nuove tragedie»
A trenta all’ora nelle strade del centro. Lungo vie e viali che invitano a pigiare il piede sull’acceleratore, nelle strade del cuore della città, ma anche vicino ai luoghi dove il viavai, soprattutto di bambini, è grande. Il provvedimento di abbassare il limite di velocità «potrà anche essere impopolare, ma è quanto ho intenzione di proporre in giunta, dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso con gli uffici competenti», dice il vicesindaco e assessore alla Polizia locale, Daniele Zanzi. «Sono proposte che possono sembrare impopolari, ma necessarie». Necessarie perché in una settimana vi sono state cinque persone investite in città: «E abbiamo il dovere di mettere in atto tutte le iniziative necessarie per evitare che accadano tragedie». Una ragazza morta, l’infermiera della Pediatria Daria Guazzotti, una mamma di 3 figli, una donna di 47 anni, investita alla Brunella e ancora ricoverata in condizioni critiche all’ospedale. E altri incidenti. Altri feriti.
«Sono convinto che il cartello di 30 all’ora e la scritta sulla strada, sull’asfalto, possa fare rallentare, serva da deterrente alla velocità troppo elevata o comunque serva per fare rallentare e fare diventare gli automobilisti ancora più prudenti - dice Zanzi - Vi sono molte città dove i limiti sono applicati, Varese ha una conformazione stradale particolare ma ciò non toglie che si possa imporre di procedere più lentamente, se solo questo intervento può fare evitare un incidente, un ferito, tanto più una vittima, fosse anche una sola persona ferita in meno, sono disposto ad accettare le critiche che inevitabilmente arriveranno a una proposta simile».
La questione viene affrontata dagli uffici competenti, per stabilire su quali strade si può intervenire, poi sarà discussa in giunta.
Una idea su dove intervenire, il vicesindaco l’ha già. Da via Magenta, dove è avvenuto l’ultimo incidente mortale, ma anche «via Crispi e via Sanvito», solo per citare alcune strade che «invitano a pigiare il piede sull’acceleratore, anche perché se si vede il verde in lontananza, per esempio in via Magenta, non lo si vuole perdere, è un riflesso quasi condizionato». E poi «le zone vicino ad asili e scuole, spesso intrecci di strade dove all’ora di punta è indispensdabile fare rallentare».
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