LA DISGRAZIA
Prima la Play, poi lo schianto
Niente autopsia sulla salma del ventunenne venegonese vittima d’un tragico incidente stradale a Falconara
«Mattia aveva trascorso il sabato sera ad Ancona a casa di un amico: con altri ragazzi avevano giocato alla Playstation. Da quando si era fidanzato faceva una vita molto più tranquilla, non andava in giro per locali».
Ancora sconvolti e increduli, gli amici di famiglia raccontano così le ultime ore di Mattia Bressan, il ventunenne originario di Venegono Superiore, ma da due anni e mezzo residente a Montemarciano, morto nelle prime ore di domenica a causa di un tragico incidente stradale sulla statale Adriatica in cui hanno perso la vita altre due persone. Il giovane si trovava alla guida della sua Bmw bianca quando, per cause ancora in corso di accertamento da parte dell’autorità giudiziaria, l’auto si è scontrata frontalmente con una Audi sui cui si trovavano Giuseppe Babici e Francesca Traferri, entrambi di 35 anni, residenti nel capoluogo marchigiano, che stavano rincasando dopo aver passato la serata in un locale.
L’impatto tra le due macchine è stato violentissimo e per i tre non c’è stato scampo. Mattia circa due anni e mezzo fa, a seguito della separazione dei genitori, aveva lasciato Venegono Superiore per trasferirsi con il padre, imprenditore, e il fratello Samuele nella cittadina marchigiana. Qualche mese fa aveva trovato lavoro come muratore dopo aver fatto il barista durante l’estate in un locale della zona, il Posa Bar del parco di Posatora.
Difficile ancora capire come siano andate le cose in quel maledetto rettilineo nei pressi dell’area ex Montedison, poco dopo il confine tra Montemarciano e Falconara Marittima.
Secondo quando riferito da un amico, il ventunenne avrebbe giocato alla Playstation fino a tardi, poi si sarebbe offerto di accompagnare a casa uno degli amici prima di prendere la strada del ritorno per Montemarciano.
Il terribile schianto è avvenuto intorno alle 3.40 del mattino. In quel momento, lungo la strada, la visibilità sembra fosse buona e il fondo stradale asciutto, ma pare che una delle due auto abbia improvvisamente invaso la corsia di marcia dell’altra. E adesso ci si chiede cosa sia stato a provocare la sbandata e il tragico scontro: un guasto tecnico, oppure un colpo di sonno o una causa completamente diversa. Spetterà all’inchiesta disposta dal pubblico ministero di Ancora Rosario Lioiello fornire le risposte, che non verranno però dall’autopsia essendosi il magistrato limitato a chiedere l’esame esterno delle salme. I funerali della giovani si terranno già mercoledì 8 novembre mentre ancora non è stata fissata la data delle esequie delle altre due vittime, che però dovrebbero svolgersi ad Ancona.
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