VERSO PALAZZO ESTENSE
Primarie, due in corsa
Al civatiano De Simone, già da tempo candidato, si aggiunge ora l'avvocato Davide Galimberti
La notizia circolava da settimane e da giovedì 30 è ufficiale: Davide Galimberti sarà candidato alle primarie del Partito democratico (o della coalizione di centrosinistra) per la scelta del candidato sindaco a Varese.
La consultazione della base, come ha confermato il segretario cittadino Luca Paris, saranno organizzate in autunno e Galimberti, avvocato amministrativista varesino, sarà uno degli aspiranti alla conquista di Palazzo Estense in quella che sarà l’alleanza che si contrapporrà alla Lega e a Forza Italia. Dopo settimane in cui il suo nome era già stato indicato come certo per la “discesa in campo”, è arrivata l’ufficialità. Moderato, libero professionista, allergico alle polemiche, i suoi sostenitori lo definiscono «il candidato ideale per un’ampia coalizione», ipotesi possibile, quanto difficile, che andrebbe da Sel al Nuovo centrodestra e che il Pd cittadino sta cercando di disegnare a suon di incontri di mediazione. «Ma io non parlerò né di scenari politici – ha chiarito subito Galimberti durante la presentazione al Caffè Zamberletti – né voglio entrare nella polemica quotidiana o ribadire le critiche al passato. Anche perché il degrado in cui è scesa Varese negli ultimi venticinque anni è sotto gli occhi di tutti».
Il candidato alle primarie, che è anche docente di giustizia amministrativa all’università dell’Insubria, si è concentrato sulla sua scelta di impegno «sollecitata da decine di persone del partito, ma anche al di fuori del nostro schieramento, che mi hanno chiesto di mettermi a servizio di un programma serio e condiviso per il cambiamento di una città stufa del centrodestra e che vuole vedere finalmente delle azioni concrete». Il candidato Pd si aggiunge al civatiano Dino De Simone, che già da tempo aveva annunciato la sua "discesa in campo".
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