ROCCA E ISOLE
Primavera borromea sul Maggiore
Aria di primavera sul lago Maggiore. Riapre e continua a rinnovarsi la Rocca di Angera, sotto i riflettori della stampa internazionale per avere ospitato, la scorsa estate, la festa di nozze di Beatrice Borromeo e Pierre Casiraghi. I Borromeo, proprietari del castello dalla metà del XV secolo (quando l’ultimo dei Visconti lo cedette al suo tesoriere Vitaliano Borromeo) da tempo hanno avviato un progetto di restauro e messa a norma: grazie all’impegnativo intervento condotto sulla Sala della Giustizia, da poco concluso (ne abbiamo parlato su queste pagine), si possono ammirare gli affreschi con cui i Visconti, nuovi signori di Milano, celebravano la rocca come luogo mitico delle loro origini, raccontando la vittoria di Ottone Visconti contro il rivale Napo della Torre.
Ora la medesima equipe di Carlotta Beccaria (che per i principi ha seguito anche il restauro dell’ala Berthier del palazzo sull’isola Bella) è impegnata nel recupero degli affreschi degli ampi saloni dell’ala viscontea. Sotto strati di calce stesi per motivi igienici all’indomani della peste manzoniana emergono tappezzerie variopinte e tessuti preziosi dai motivi geometrici. Vitaliano Borromeo ha inoltre avviato la valorizzazione dell’antica ala Scaligera destinata a ospitare esposizioni ed eventi temporanei. All’esterno, oltre a godere di una vista mozzafiato che nelle giornate limpide abbraccia gran parte del lago, si possono conoscere le essenze rare del giardino medievale, rinnovato dagli ottimi giardinieri dei Borromeo.
Contestualmente alla riapertura del maniero di Angera è prevista anche la nuova stagione di visite per le isole Borromeo, nel periodo ideale per apprezzare pienamente colori e profumi dei giardini all’italiana di gusto barocco dell’isola Bella o del parco all’inglese dell’isola Madre. Meta imperdibile per i viaggiatori del Grand Tour, l’isola Bella era uno scoglio abitato da pescatori che Vitaliano VI Borromeo trasformò in luogo di delizie.
L’isola Madre, di proprietà della famiglia dal Cinquecento, fu continuamente trasformata fino a divenire luogo di pace e riposo grazie al clima mite e alla lussureggiante natura, «il luogo più voluttuoso che abbia mai visto al mondo», secondo Flaubert. Il grande parco di viali ombreggiati accompagna, tra fioriture esuberanti, fino all’orto botanico, unico per le essenze vegetali rare originarie di ogni parte del mondo.
Rocca di Angera e isole Borromee - Le dimore riaprono i battenti venerdì 18 marzo. Info su www.isoleborromee.it.
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