LA SESSIONE
Professionali: l'ora degli esami
Diplomi e qualifiche: da giovedì 4 giugno prime prove scritte per oltre duemila studenti
Tempo d'esami per le qualifiche professionali: mercoledì 3 giugno comincia il lavoro delle commissioni dei corsi triennali e del successivo anno per ottenere il diploma tecnico: l'appuntamento riguarda quest'anno oltre 2.200 allievi, in buona parte minorenni, un numero in lieve ma costante aumento di anno in anno: erano poco più di 2.000 nel 2014, mentre nel 2011 si superava di poco il migliaio.
Giovedì 4 giugno, invece, si svolgerà la prova più temuta dagli studenti, quella scritta centralizzata definita a livello regionale di italiano, matematica e inglese, alla quale faranno seguito la prova professionale (con una durata comprese tra un minimo di quattro ore sino ad un massimo di otto ore in relazione alle caratteristiche delle singole figure e in base alle scelte delle istituzioni) e un colloquio finalizzato a valutare il grado di maturità e crescita dei singoli allievi.
La percentuale maggiore di studenti è quella dei Centri di formazione professionali, venti diverse sedi operative, con 59 gruppi classe di terza e 33 di quarto anno, rispettivamente con 1.100 e circa 480 studenti.
Negli istituti di istruzione professionale, tutti statali ad eccezione del De Filippi di Varese, affronteranno gli esami poco meno di 400 allievi per la qualifica e circa 230 per il diploma.
Anche se i percorsi diversi da quelli tradizionali di maturità faticano a prendere piede nelle scuole (dove l'ordinamento statale prevede ora solo attività quinquennali) anche in questo ambito si è registrata una leggera crescita dopo l'eliminazione dei "vecchi" corsi dell'istruzione professionale, che erano articolati con una uscita al terzo anno e un biennio successivo per la maturità. Negli istituti scolastici 18 corsi sui 30 totali riguardano i settori della meccanica e dell'elettricità, 5 quello alberghiero-alimentare, 2 ciascuno per tessile/moda e turismo, uno solo nel commercio, oltre a due attività direttamente e solo quadriennali per Tecnico di animazione turistico-sportiva e del tempo libero realizzate in provincia solo dall'Ipc Einaudi di Varese.
E' certamente importante la presenza dei percorsi di qualifica anche nelle scuole, anche perchè il sistema della formazione professionale è attualmente in una situazione di grande difficoltà: il finanziamento dei corsi non è infatti relativo ai gruppi classe come avviene nelle scuole pubbliche, ma avviene con un meccanismo di concessione di dote ai singoli allievi, con una valore pro capite che sempre più si discosta dai costi reali.
Poichè la Regione ha definito un contingentamento delle erogazioni per ogni sede (dove già ora circa il 20% degli allievi è privo di dote e quindi con costi a carico dell'istituzione formativa) è consistente il rischio di diminuzione della possibilità di accoglimento.
Le difficoltà connesse al sistema di finanziamento (con la chiusura di alcune sedi in altre province), ha già avuto un contraccolpo anche nel territorio varesino: l'Istituto delle Orsoline di Saronno, che l'anno scorso avevano attivato un percorso del settore turistico, più mai utile e opportuno nell'area del Saronnese, è stato costretto a rinunciare a riproporlo nel prossimo anno scolastico, pur avendo dimostrato attenzione e competenza e ottenuto un positivo riscontro di adesioni.
Nei Centri di formazione professionale l'offerta è decisamente più ampia e articolata rispetto a quella delle scuole, e riguarda più settori: oltre all'abbigliamento moda, con 2 percorsi come nelle scuole, sono 8 i corsi nel settore del commercio, 14 nella meccanica, 7 nell'ambito elettrico, 19 nel settore alberghiero e della ristorazione (comprese di panificazione e pasticceria), 7 sono dedicati alla grafica, 5 all'agricoltura, 4 ai servizi amministrativi, uno ciascuno per legno e oreficeria (unico in Lombardia per quest'ultima specifica lavorazione) e 24 in acconciatura ed estetica, ambito di esclusiva pertinenza delle istituzioni formative.
Le quarte annualità per gli acconciatori (6 con 110 allievi) e per le estetiste (5 con 67 iscritti) consentono anche la partecipazione a un ulteriore esame per acquisire l'abilitazione all'esercizio della professione.
I corsi del settore sono stati soggetti, negli ultimi anni, a un contingentamento del numero di classi per evitare di saturare il mercato: questa politica, almeno in provincia di Varese, ha reso possibile mantenere un soddisfacente tasso occupazionale, che per gli allievi dei quarti anni si attesta intorno al 60%, riferito alle attività concluse nel 2013.
E' un risultato di tutto riguardo se si tiene conto che la crisi occupazionale e in particolare quella pesante dell'occupazione giovanile ha reso sempre più difficile l'inserimento nel mondo del lavoro. I dati rilevati evidenziano comunque che le valutazioni espresse dagli enti di formazione trovano poi un oggettivo riscontro: trovare una occupazione è più facile per gli allievi che hanno conseguito i punteggi migliori agli esami.
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